MONZA – Un grave episodio di violenza ha sconvolto Monza il 20 luglio scorso, quando tre giovani ecuadoriani sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio in concorso. L’aggressione, avvenuta vicino al centro sportivo “Nei” di via Enrico da Monza, ha visto come vittima un 26enne, brutalmente colpito con un coltello e una bottiglia. I tre arrestati, di età compresa tra i 21 e i 28 anni, sono accusati di aver attaccato il giovane per presunti legami con una gang rivale ai “Latin King” di Cologno Monzese (Milano).
La dinamica dell’aggressione
L’incidente è avvenuto quando i tre aggressori, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbero accerchiato il 26enne, minacciandolo con la frase: “Ho degli ordini, devi morire”. La violenza dell’attacco è stata spaventosa: uno dei tre ha colpito il giovane con ben dodici fendenti, mentre un altro lo ha colpito con un fendente all’addome e una bottigliata in testa, provocandogli una gravissima ferita. Il giovane ha tentato disperatamente di fuggire, ma è stato raggiunto e abbattuto dai colpi degli aggressori. L’attacco è stato interrotto solo grazie all’intervento tempestivo di un amico della vittima, il quale, con grida di aiuto, ha messo in fuga i tre aggressori.
Intervento e condizioni della vittima
Il 26enne è stato prontamente soccorso e trasportato d’urgenza in ospedale, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico salvavita. Le sue condizioni sono state inizialmente critiche, ma l’intervento tempestivo ha permesso di stabilizzarlo.
Le indagini e gli arresti
Le indagini, avviate subito dopo l’aggressione, hanno portato all’arresto dei tre uomini, accusati di tentato omicidio. Le prove raccolte, inclusa la testimonianza dell’amico della vittima e le evidenze fornite dalle indagini della Polizia di Stato, hanno confermato la gravità del crimine. L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Monza, prevede il carcere per due degli arrestati e gli arresti domiciliari per il terzo, in attesa del processo.
Motivazioni e contesto
L’attacco sembra essere stato motivato da un presunto “sgarro” a una gang rivale, secondo le affermazioni degli aggressori. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che la vittima non aveva legami diretti con i “Latin King” e che l’aggressione potrebbe essere stata un’azione punitiva basata su un malinteso o su rapporti di conoscenza infondati.
Conseguenze e prospettive future
Questo grave episodio di violenza evidenzia le tensioni e i conflitti tra bande locali e sottolinea la pericolosità delle dinamiche di vendetta e violenza tra gruppi rivali. Le forze dell’ordine continuano a indagare per chiarire ulteriori dettagli sull’aggressione e per prevenire futuri episodi di violenza legati a tali conflitti. Il processo penale avrà l’obiettivo di fare chiarezza sui motivi dietro l’aggressione e di garantire giustizia per la vittima, mentre la comunità di Monza resta scossa da questo violento attacco.