– Vandalismo in due tempi: colpito il rifugio Monte Pravello, completamente riqualificato dai volontari della Protezione Civile di Saltrio. «Danneggiata in modo serio la staccionata esterna al rifugio che aveva terminato di realizzare lo scorso Primo Maggio – spiega Amos Faccoli, responsabile della Protezione Civile di Saltrio e consigliere comunale – Ne era stata danneggiata una prima parte domenica notte. E l’altro ieri notte i vandali sono tornati a colpire».
La struttura, che si trova nel mezzo della Linea Cardorna ed è un’ex caserma militare, è stata completamente riqualificata all’interno e all’esterno dai volontari con lavori ultimati lo scorso dicembre. «Quattro anni fa avevamo già subito l’azione dei teppisti – spiega Faccoli – Erano entrati nel rifugio rubandoci il caffè e quello che avevano trovato».
La struttura è di fatto un punto di riferimento per tutti gli amanti di natura e storia. È estremamente frequentata dagli escursionisti, ed è punto di incontro per scolaresche di tutta la Lombardia che dal rifugio, sotto l’egida delle guardie forestali, partono alla scoperta della natura circostante. La domanda oggi è: perché? «Non riusciamo a capire – spiega Faccoli – Forse qualcuno non vuole il rifugio o potrebbe trattarsi di un vandalismo fine a se stesso. Noi abbiamo già fatto denuncia a carabinieri e polizia locale. Non riusciamo a trovare una spiegazione plausibile. Anche perché il o i teppisti devono salire sin lassù per spaccare tutto. Fanno fatica pur di danneggiare il rifugio. È assurdo».
E ieri la rabbia è esplosa sulla pagina Facebook Sei di Saltrio se…il rifugio è molto amato, così come amati sono i volontari della Protezione Civile e il loro lavoro di recupero è stato molto apprezzato. Tra chi si lasciava andare agli insulti e chi chiedeva pene esemplari per i responsabili, in tanti, dopo aver condannato ovviamente l’accaduto si sono detti pronti a dare una mano per riparare quanto devastato dai teppisti. «Interverremo – spiega Faccoli – non appena avremo trovato i fondi per finanziare l’acquisto dei materiali. Purtroppo non possiamo fare altro».
Vista la disponibilità dei cittadini a dare una mano si potrebbe pensare di organizzare magari un evento i cui proventi potrebbero essere destinati ai lavori di riparazione. «I cittadini sono fantastici e sappiamo quanto tengono al rifugio e quanto ci sono vicini e di questo li ringraziamo – conclude Faccoli – penseremo a qualcosa e siamo certi che la gente aderirà volentieri. Da cinque anni questo rifugio, dove noi offriamo caffè e punti d’appoggio per chi vuole godersi un pic nic, è rimasto aperto tutte le domenica. Continuerà ad essere così». Con buona pace dei vandali.