La notizia era nell’aria da una settimana, ma da ieri è diventata ufficiale: l’assessore alle Opere Pubbliche e alla Polizia Locale, , ha rassegnato le dimissioni ed è uscito dall’esecutivo malnatese. La Giunta guidata dal sindaco ha perso un secondo pezzo, dopo le dimissioni di alcuni mesi fa dell’ex assessore . Un pezzo da novanta considerando la delicatezza degli incarichi.
Ufficialmente Prestigiacomo ha lasciato le deleghe per una questione di impegni di lavoro, anche se le indiscrezioni e le voci di corridoio parlano anche di altro e cioè di incomprensioni con altri componenti della maggioranza rispetto a come sono state condotte alcune vicende. Una versione, però, smentita categoricamente da Prestigiacomo: «No – sottolinea – non c’è stato alcun dissapore con nessuno. Come capita in un gruppo ci sono stati dei confronti che per me sono stati un stimolo,
ma non c’è stato nessun problema tale da provocare le mie dimissioni. Il problema è che il mio lavoro è sempre più impegnativo e visto che non riuscivo più a dare in Comune come avrei voluto ho deciso di farmi da parte. Non sono il tipo che si attacca a una poltrona».
Prestigiacomo ha una storia politica e amministrativa importante: dal 1993 ricopre incarichi in Comune, sia in maggioranza che in opposizione. Ha iniziato in minoranza ai tempi dell’amministrazione leghista di . Poi è entrato in Giunta, da assessore ai servizi sociali e vicesindaco, con. Al secondo mandato arrivarono, per questioni personali, le prime dimissioni dalla Giunta, anche se conservò il suo posto in assemblea. Poi per due anni ha giocato il ruolo da consigliere di opposizione durante il mandato di Sandro Damiani, ma chiuse in anticipo la legislatura con nuove dimissioni, sempre per motivi personali.
Ora si è chiusa anche l’avventura con Samuele Astuti: «Ho scelto di accettare l’incarico – sottolinea Prestigiacomo – perché mi è sembrato giusto dare una mano a una Giunta nuova. Ho portato la mia esperienza, ma adesso era arrivato il momento di dire stop. Mi dispiace perché l’attività amministrativa mi piace, hanno tanto insistito perché accettassi l’incarico in Giunta». «Sul sostituto – conclude – deciderà il sindaco, ma il mio auspicio è che si tratti di un rappresentante del Pd. Ringrazio la macchina comunale, perché certi obiettivi senza la loro collaborazione non potevano essere raggiunti». Infine ha indicato la traccia da seguire: «Sarebbe bello completare l’iter per dare il via ai lavori dell’asilo di Rovera. I bambini e le famiglie lo meritano».