– Terzo binario sulla Ferrovia del Sempione, solo un ricordo? La linea di Rfi Milano-Gallarate è satura, ma il governo ormai ha definanziato l’opera. I pendolari aspettano, ma le speranze sono ridotte al lumicino. «Un errore bloccare il progetto» fa notare l’ex assessore regionale , che a suo tempo si era battuto contro i ricorsi dei comitati civici dell’Altomilanese.
Lunedì proprio i sindaci dei Comuni dell’Altomilanese che si trovano sull’asse della Ferrovia del Sempione (da Legnano a Vanzago) saliranno sul treno del passante con tanto di fascia tricolore e a Milano saranno ricevuti dall’assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti , per sottoporgli «la necessità e l’urgenza di porre rimedio ai gravi e ripetuti disagi subiti dai pendolari e l’esigenza di migliorare il servizio ferroviario offerto da Trenord». Problemi che riguardano da vicino anche la stazione e i pendolari di Gallarate.
Peccato che da quello stesso territorio, negli scorsi anni, sono arrivati i ricorsi che hanno bloccato il progetto del terzo e quarto binario sulla ferrovia Rho-Gallarate. Un intervento da 728 milioni di euro complessivi, finalizzato innanzitutto a «migliorare il servizio ferroviario fino a Gallarate, Varese, Luino e Domodossola, in connessione con i valichi transfrontalieri del Sempione e del Gottardo» oltre che, nelle intenzioni originarie ormai superate, a «realizzare il collegamento diretto Milano Centrale-Rho Fiera-Malpensa in vista di Expo 2015».
Nel 2012 infatti, un ricorso al Tar bloccò l’avanzare del primo lotto dell’opera, il quadruplicamento dei binari tra Rho e Parabiago finanziato con 402 milioni di euro, costringendo la ripetizione di tutto l’iter burocratico. Nel frattempo però il governo ha spostato i fondi e, anche se il ministro i ha promesso che «saranno ripristinati», attualmente non sono più disponibili e l’opera resta al palo. Pur essendo quanto mai necessaria. «La Rho-Gallarate oggi è satura» sottolinea ,
ricercatore del Centro di ricerca sulla mobilità e i trasporti dell’Università Liuc di Castellanza. Il terzo binario libererebbe “tracce” per evitare che ogni ritardo provochi reazioni a catena su tutte le linee e consentirebbe di sfruttare il corridoio merci Bellinzona-Gallarate che verrà realizzato entro il 2020. Cattaneo punta il dito contro i comitati del “no” che «hanno impedito il completamento dell’iter per l’opera». E i pendolari? Non sono fermi: il 10 marzo a Legnano si terrà il primo incontro per «l’organizzazione e la definizione delle attività» del comitato pendolari della linea ferroviaria Gallarate-Milano.