Bangkok, 21 gen. (TMNews) – Cancelli chiusi per una delle località turistiche più gettonate del mondo, il mare della Thailandia: le autorità locali hanno annunciato oggi la chiusura sine di alcuni fra i più famosi siti per immersioni, una misura estrema per cercare di impedire la scomparsa della barriera corallina, vittima del riscaldamento delle acque.
In totale, sono 18 i siti di 7 parchi marittimi che saranno vietati ai turisti, in cui “l’80% dei coralli soffre di uno sbiancamento”, indica il ministero dei parchi nazionali e per la conservazione della fauna e della flora. “Il divieto di immersione in questi siti ha validità indefinita, almeno fino a quando la barriera non avrà completamente recuperato” le sue condizioni iniziali, ha precisato Songtham Suksawang, aggiungendo che sarà contingentato anche il numero dei turisti ammesso in queste zone.
I siti si trovano in 7 dei 26 parchi marini nazionali della Thailandia: sei nel mare di Andaman, sulla costa ovest (i più popolari Similan e Phi Phi, oltre a Surin, Chao Mai, Petra e Tarutao) e uno nel Golfo di Thailandia, sulla costa orientale (Chumphon).
(segue, fonte afp)
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