Bangkok, 21 apr. (Apcom) – Nessun negoziato possibile tra i manifestanti antigovernativi e le autorità thailandesi dopo il bagno di sangue del 10 aprile scorso che ha provocato 25 morti. Lo ha affermato Jatuporn Prompan, un responsabile delle “camicie rosse”. “Non ci potranno essere colloqui con il governo perché gli incidenti del 10 aprile, nel corso dei quali sono stati uccisi numerosi nostri sostenitori, lo escludono”, ha sottolineato Prompan. “La situazione è andata oltre qualsiasi negoziato”, ha aggiunto, “non ci può essere dialogo tra carnefici e vittime”.
Dalla metà di marzo i manifestanti, fedeli all’ex
premier Thaksin, chiedono le dimissioni del capo del governo
Abhisit Vejjajiva e la convocazione di nuove elezioni. Il 10 aprile scorso, un’operazione militare per sgomberare le “camicie rosse”, che da settimane hanno occupato il cuore economico della capitale, ha provocato 25 morti (19 oppositori, cinque militari e un giornalista) e 800 feriti.
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