Prendiamo “Thriller”, il video con cui Michael Jackson ha distrutto i botteghini nel 1982, sostituiamo i protagonisti coi ragazzi biancoblù e avremo la rappresentazione scenica dell’esordio della Pro Patria in Serie D. Talmente brutto da non essere vero che risulta fin difficile raccontarlo. Salviamo poco, e lo facciamo sotto il profilo della buona volontà perché quella, è indubbio, non è mancata. Ma poi? Poi c’è il campo, e la sofferenza.
Un passo indietro però per delineare il quadro. Ad Alzano Lombardo, sul campo della Virtus Bergamo, si presenta una Pro forte del vento in poppa che arriva dal doppio turno superato in Coppa Italia. Poi si arriva in Val Seriana e cambia tutto.
I bergamaschi partono a mille, il 4-2-3-1 disegnato da Madonna imbriglia il 4-3-3 bustocco come un ragno fa la tela nei confronti della sua preda. Raddoppi di marcatura, condizione fisica superiore, posizioni che si scambiano e si intersecano, i Tigrotti somigliano a un pugile che prende un pugno dritto in viso non appena salito sul ring. E resta così, in tilt, per tutto il primo tempo.
A sinistra Ferraro tiene bene, ma a destra Scuderi paga sotto ogni aspetto, fisico, tattico, tecnico e di corsa. Gli avversari spingono sempre lì, i biancoblù sono schiacciati e in una delle tante azioni avversarie, quando Morosini apre per Germani, sbagliano il fuorigioco e permettono all’attaccante bergamasco di trovarsi a tu per tu e infilare un ancora incolpevole Gionta con un facile piatto destro sul secondo palo. Ti aspetti Santana, ti aspetti la giocata, ti aspetti il colpo d’esperienza, ma si soffre. I terzini avversari, giovanissimi, non si fanno mai saltare, Bonazzi prova ad invertire gli esterni d’attacco ma l’esperimento fallisce dopo pochi minuti. Le maglie nere padrone di casa sono sempre lì e sfiorano il raddoppio in più di una occasione. Il parziale di 1-0 sta loro stretto.
Nella ripresa i tanti supporter biancoblù accorsi intonano forzate richieste di attributi agli 11 in campo. La situazione però si complica subito, la difesa, male coperta dal centrocampo che, per dirla alla buona, non l’ha mai vista, è costretta spesso al fallo. Bastano pochi minuti per vedere la punizione dal limite di Morosini infilarsi sul palo coperto da un colpevole Gionta. 2-0 e match finito? Quasi… In un moto d’orgoglio la squadra prova a tirar fuori la testa e su calcio d’angolo
da destra battuto da Santana è Zaro a svettare più alto di tutti e a insaccare. Sembra un fuoco fatuo, sono sempre i bergamaschi ad affacciarsi dalle parti di Gionta che è tutto meno che in giornata. Si soffre, tantissimo. Bonazzi mescola le carte e la partita prende una piega strana. Saltano gli schemi, i bustocchi attaccano a testa bassa, e male, i bergamaschi rispondono di rimessa senza mai trovare la porta. Le occasioni sono tutte loro, fino al 90’, quando Disabato trova il varco libero per il destro velenoso che si infila alle spalle del portiere avversario.
È un 2-2 insperato figlio del cuore dei suoi interpreti più che di quanto visto in campo ma, si sa, anche questa è una qualità. Alla fine del video di Michael Jackson il protagonista si sveglia sudato nel letto reduce da un brutto sogno e a noi piace vedere questa domenica bergamasca così, come un brutto sogno da cui ci si è già svegliati. n
Lecco-Monza 0-5, Caravaggio-Olginatese 4-4, Ciliverghe-Levico Terme 2-2, Ciserano-Scanzorosciate 0-0, Darfo Boario-Virtus Bolzano 4-0, Dro-Grumellese 2-0, Pergolettese-Ponte S.P. Isola 2-1, Virtus Bergamo-Pro Patria 2-2, Seregno-Cavenago Fanfulla 1-1.
Monza 3, Darfo Boario 3, Dro 3, Pergolettese 3, Pro Patria 1, Olginatese 1, Ciliverghe Mazzano 1, Ciserano 1, Scanzorosciate 1, Cavenago Fanfulla 1, Levico Terme 1, Caravaggio 1, Seregno 1, Virtus Bergamo 1, Ponte S.P. Isola 0, Grumellese 0, Virtus Bolzano 0, Lecco 0.
nel pt Germani (V) al 14′; nel st Morosini (V) al 10’, Zaro (P) al 14’, Disabato (P) al 46’
Bacuzzi; Meregalli, De Angeli, Deri; Soumare (Scannapieco dal 31’ st), Porcino (Flaccadori dal 23’ st), Magrin, Morosini, Seck; Amodeo (Risi dal 40’ st), Germani. A disp.: Cavalieri, Colombi, Redaelli, Facoetti, Masinari, Dossi. All. Madonna.
Gionta; Scuderi, Zaro, Garbini (Piras dal 20’ st), Ferraro; Pedone, Disabato, Arrigoni (Cappai dal 20’ st); Santana, Bortoluz, Mauri (Gherardi dal 28’ st). A disposizione: Monzani, Angioletti, Veroni, De Vincenzi, Casiraghi. All. Bonazzi.
Frascaro di Firenze (Pepi e Toce).
Ammoniti: Meregalli (V), Disabato (P). Angoli: 4-3, recupero: 1’ + 4’.