Il rosso della passione ed il bianco della purezza. Questa è Varese, questi sono i suoi colori. Questa settimana non è stata una settimana qualsiasi. No, assolutamente no. Perché è vero che si è perso, ma si torna a casa stanchi e soddisfatti. E fortunati, seppur nella sconfitta.
Siamo sognatori, e nel nostro piccolo riusciamo a volte a realizzarle queste fantasie, iperboli della nostra mente di tifosi. Sogni semplici, forse banali, e colorare l’Olimpico di biancorosso è uno di questi. E non è banale, per nulla. Come non lo è donare il simbolo del Varese al Papa. È pur vero che tifa per il San Lorenzo, ma quella bandiera l’ha voluta, si è girato a cercarla. E come dice Sarah Maestri, chissà se ora avremo dei santi in paradiso. Sarebbe di buon auspicio.
Per ora ci accontentiamo di questi tifosi da 10 in pagella, come recitava ieri il nostro giornale. Questi tifosi che sono persone semplici, che si prendono giorni di ferie dal lavoro per riversarsi a Roma. E tornano stanchi, quasi senza voce, ma con occhi e cuore colmi di gioia.
«Stanchi e felici»
, di Passione Biancorossa, si è preso l’incarico di organizzare la trasferta per tutti, compresa l’udienza con il Papa.