La vigilia della settima giornata del campionato di serie D girone B ha già i contorni dello spartiacque per la Pro Patria di Patrizia Testa. Non siamo al classico gioco del dentro o fuori, stupido pensarlo quando manca ancora l’80% delle partite da giocare, ma andando ad analizzare la classifica costruitasi fin qui è inevitabile sottolineare come il campionato sia diviso in due: le prime nove e le restanti nove, un po’ come succedeva quando si guardava la classifica alla televisione e c’era la colonna di sinistra e quella di destra. Detto che ci si aspettava di vedere i Tigrotti nella parte alta, di sinistra ovviamente, va sottolineato come vi sia un enorme equilibrio tra la squadre cosiddette di vertice e un profondo squilibrio tra le stesse e quelle più povere, di punti si intende.
13 confronti tra le prime 5 e le ultime 5, 10 vittorie delle prime e 3 pareggi; non solo, le prime 9 hanno perso sin qui solo 8 partite mentre le ultime 9 hanno vinto solo due volte contro quelle della colonna di sinistra ovvero l’Olginatese sul Dro e il Lecco sul Ponte San Pietro Isola. E la Pro Patria? Conferma il trend e la lettura globale con le vittorie sul Lecco, tredicesima, il Ciserano, quattrodicesima, e la Virtus Bolzano, quindicesima, mentre è arrivata la sconfitta con il Monza, oggi secondo in classifica, a margine di una gara assolutamente equilibrata che sarebbe potuta finire con ogni risultato, e sono arrivati anche i pareggi bergamaschi con il Caravaggio, sesto, e la Virtus Bolzano, quarta e assoluta dominatrice della gara d’esordio dei Tigrotti che hanno trovato il 2-2 finale solo in extremis con una gran botta di cuore, volendo usare un’espressione eufemisticamente educata.
Domenica, con il Ciliverghe Mazzano, quinta, c’è dunque la concreta chance di invertire la rotta e dimostrare una superiorità anche nelle squadre della colonna forte della classifica.
E i primi? Rispondono al nome di Pergolettese e sono a punteggio pieno con 18 punti in sei partite disputate, curioso però notare come abbiano già incontrato tutte le ultime 4 in classifica e nessuna delle prime 7, come a dire che il loro reale valore è ancora da tastare. In un girone dove si pareggia poco, 11 le X in schedina da inizio campionato, vale ancora tutto e il contrario di tutto e i Tigrotti hanno qualcosa da recuperare sulle dirette rivali, che oggi sembrano essere molte di più rispetto a quanto si potesse pensare ai nastri di partenza, ma hanno dalla loro un ruolino casalingo di tutto rispetto oltre che un pubblico che, al di là di qualche incomprensione iniziale, saprà essere il vero uomo in più fino alla fine della stagione.
A cominciare da domani.