– Riparte l’edilizia in città? Presto per dirlo, ma qualche timido segnale si affaccia all’orizzonte. Una buona notizia anche per le casse comunali, che quest’anno contano di introitare almeno 1,4 milioni di euro per finanziare le manutenzioni.
Sono sette i permessi di costruire rilasciati da Palazzo Borghi dall’inizio dell’anno. Una cifra, fa sapere l’assessore all’Edilizia privata , «identica a quella dello scorso anno».
Se non è cambiata la quantità, però, è la qualità degli interventi ad essere molto diversa. «Lo scorso anno le richieste riguardavano solo la costruzione di box piuttosto che ristrutturazioni interne», spiega.
Quest’anno, invece, la “musica” cambia. Il primo permesso rilasciato nel 2015, ad esempio, riguarda l’intervento dell’archistar che vedrà la realizzazione di una palazzina residenziale in via Roma, dove un tempo sorgeva Casa Calcaterra.
Quindi c’è il recupero dell’immobile di piazza Garibaldi del quale fa parte la Farmacia Dahò.
A Crenna, in via Bellinzona 14, è prevista la manutenzione di un immobile residenziale. E poi, certo, rimangono degli interventi all’interno di alcuni appartamenti della città.
Pignataro attende prima di festeggiare: «Siamo a febbraio, un mese e mezzo non è certo un periodo significativo. Magari – ragiona – il mercato vive un picco adesso e poi si “addormenta”». La sensazione, ammette però l’esponente dell’esecutivo di centrosinistra, «è che un minimo di ripresa possa esserci».
Una notizia positiva per chi opera nel settore dell’edilizia, certo. Ma che ha delle ripercussioni positive anche sulle casse comunali. Chi costruisce, infatti, deve versare i cosiddetti oneri di urbanizzazione. Soldi che poi il Comune può utilizzare, come previsto dalla legge, per effettuare interventi di manutenzione.
Nel bilancio di previsione 2015, che sarà approvato entro fine marzo, si prevede di incassare oneri per 1,4 milioni. Cifra che servirà per la manutenzione di scuole, strade e marciapiedi. L’importo previsto è identico al 2014.
Non è da escludere che, con un incremento delle richieste di permessi di costruire, questa somma possa aumentare. Dando così ossigeno alle casse comunali, per quanto siano lontani gli oltre 4 milioni l’anno di prima della crisi.
Intanto un’altra voce di entrata “ingrassa” il bilancio: il riscatto degli alloggi dei vecchi piani di edilizia popolare. «L’abbassamento dei valori richiesti, deciso lo scorso anno, sta facendo crescere il numero di immobili svincolati». E di conseguenza le entrate per Palazzo Borghi.