La Tre Valli Varesine “salta” a causa del maltempo e delle strade allagate, e come facilmente preventivabile i social si scatenano: i varesini, provati da 4 giorni di chiusure stradali, si scagliano contro ciclisti e amministrazione comunale, quest’ultima rea, a loro avviso, di non aver pulito chiusini, tombini, caditoie e pozzetti, nonostante la pioggia non fosse certo arrivata di sorpresa.
Una “figuraccia mondiale”
Tra i più scatenati, l’ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Varese, Stefano Clerici, che con un lungo post (corredato da documentazione fotografica) ha accusato l’amministrazione Galimberti di incapacità gestionale.
“Tre Valli Varesine, evento di indubbio rilievo che richiama l’attenzione del mondo sportivo internazionale sulla Città Giardino. Pur di ben figurare si chiude un occhio (anzi due) sugli evidenti disagi che causa alla popolazione residente, che per 3/4 giorni vive quasi reclusa. Poco male, ripeto, se Varese nel complesso ci guadagna”, scrive l’ex assessore della giunta Fontana.
“Male, anzi, malissimo, se la gara viene annullata non per un nubifragio, un monsone, un uragano Katrina, ma per qualche goccia d’acqua (d’altronde siamo una delle città più piovose d’Italia, siamo abituati alle pozzanghere, non siamo Roma quando nevica, per Giove Pluvio!) che allaga tutto PERCHÉ I TOMBINI SONO TUTTI OSTRUITI. Tutto questo in diretta mondiale, perché di evento mondiale si tratta(va)”, continua Clerici.
Poi la stoccata a Galimberti: “I miei complimenti a Davide Galimberti, che al solito mette la faccia quando tutto va bene, ma si nasconde a palazzo estense quando c’è da VERGOGNARSI.
P.S. Sarebbe stato sufficiente fare un giro con due operai comunali il giorno prima”.