Tonno rosso non sarai il mio sushi: la Ue vuol proteggerlo


Bruxelles, 10 set. (Apcom)
– “Tonno rosso non sarai il mio sushi”. E’ l’assicurazione che sembra voler inviare la Commissione europea a questo pesce che rischia l’estinzione a causa di una pesca eccessiva, in particolare per le tavole giapponesi e qualche raffinato palato nel resto del mondo.

Un pesce talmente richiesto che ne esistono imitazioni e veri e propri falsi (forse anche dannosi per la salute) creati iniettando colorante rosso nelle carni di tonni “normali”.

La Commissione europea ha annunciato ieri la proposta di sostenere la campagna per la sospensione di questa pesca, realizzata soprattutto nel Mediterraneo (ed infatti l’Italia giudica “non definitiva” la posizione della Commissione) e il Golfo del Messico.

“Questa decisione rappresenta un passo importante verso la protezione del tonno rosso”, ha dichiarato il commissario all’Ambiente Stavros Dimas, che ha spiegato che questa iniziativa è giustificata dal fatto che “gli scienziati dicono che è necessaria un’azione urgente per preservare una delle creature più emblematica degli oceani”.

In particolare, l’esecutivo Ue appoggia la proposta del principato di Monaco di includere il tonno rosso, conosciuto come “Atlantic” nell’allegato I della Convenzione delle Nazioni Unite sul commercio internazionale delle specie minacciate di flora e Wild Flora e Fauna (CITES).

Questa appendice fornisce un divieto di commercializzazione che implicherebbe il pagamento di compensazioni finanziarie ai pescatori.

Bruxelles lascia ancora una porta aperta: se i paesi coinvolti nella pesca del tonno nel mondo si incontrassero ogni anno per condividere le quote di cattura, decidendo se è il caso di sospendere le catture (o no, se i dati scientifici dimostrano che le scorte provenienti stanno migliorando), allora l’Unione europea potrebbe decidere di non vietare il commercio.

Nel frattempo, la proposta di Bruxelles sarà presentata agli Stati membri dell’Unione europea nel corso di una prima riunione il 21 settembre.

La sfida per il paese del sushi è enorme: circa l’80% delle catture di tonno rosso nel Mediterraneo sono esportate a peso d’oro in Giappone, circa 30.000 tonnellate nel 2007. “Il Giappone ha già avviato un’intensa attività di lobby per evitare l’interruzione delle attività di pesca”, sottolinea uno studio in esame a Bruxelles.

All’interno della stessa Unione europea, il risultato delle discussioni è incerto. Germania, il Regno Unito e i Paesi Bassi hanno annunciato che sosterrebbero un divieto totale.
La Francia è più ambigua. Associazione di pescatori professionisti di Francia, Italia, Spagna, Grecia, Malta e Cipro, oggi hanno definito “sciocchezze”, la proposte di Bruxelles. Il governo italiano si dice favorevole alla sospensione se ci saranno prove scientifiche della sua necessità, ma il sottosegretario alle Politiche Agricole responsabile della pesca Antonio Buonfiglio ritiene che “ancora non ci sia un pericolo assoluto”.

“Il tonno rosso è in pericolo oggi in gran parte a causa del commercio internazionale, in particolare per il mercato asiatico del sushi”, ha detto in una dichiarazione François Chartier, responsabile di Greenpeace Oceans.

Lor

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