Torino: Il verde che inquina? L’assurdo dei bus elettrici a diesel

Un video choc mostra autobus elettrici di GTT, gestiti da Miccolis, collegati a un generatore a diesel. L'episodio, giustificato con ritardi infrastrutturali, rappresenta una palese contraddizione con gli obiettivi di sostenibilità dichiarati.

Il capoluogo piemontese è finito al centro di una polemica che mette a nudo le contraddizioni di una transizione ecologica spesso affrettata e mal gestita.

Un video, divenuto virale sui social media, ha mostrato autobus elettrici in servizio per il Gruppo Torinese Trasporti (GTT) mentre venivano ricaricati da un generatore a diesel.

Un’immagine che stride violentemente con la narrazione di un futuro a emissioni zero e che solleva interrogativi più che legittimi sulla reale efficacia delle politiche ambientali adottate.

L’ipocrisia verde

L’episodio di Torino rappresenta un caso emblematico di quella che potremmo definire “ipocrisia verde”. Da un lato, si promuove l’adozione di veicoli elettrici come panacea a tutti i mali ambientali, dall’altro, si continua a far affidamento su fonti energetiche fossili per alimentare questi stessi veicoli.

È come voler costruire una casa ecosostenibile utilizzando mattoni inquinanti: un paradosso che non può essere ignorato.

Le cause di un fallimento annunciato

Quali sono le ragioni che hanno portato a questa situazione paradossale? Le cause sono molteplici e complesse, ma tra le principali possiamo individuare:

  • Mancanza di infrastrutture adeguate: La diffusione dei veicoli elettrici richiede una rete capillare di colonnine di ricarica, un investimento che richiede tempo e risorse economiche significative.
  • Ritardi nella produzione di energia rinnovabile: La transizione energetica è un processo lungo e complesso, che richiede tempo per essere completato. Fino a quando non disporremo di una produzione di energia rinnovabile sufficiente a soddisfare il fabbisogno dei veicoli elettrici, dovremo necessariamente ricorrere a fonti fossili.
  • Calcoli sbagliati e decisioni affrettate: Spesso le politiche ambientali vengono adottate in modo affrettato, senza una valutazione accurata dei costi e dei benefici. Questo può portare a risultati controproducenti, come nel caso dei bus elettrici di Torino.

L’episodio di Torino è un campanello d’allarme che non può essere sottovalutato. La transizione ecologica è una sfida complessa che richiede un approccio pragmatico e lungimirante.

È necessario investire in ricerca e sviluppo, promuovere l’innovazione tecnologica e, soprattutto, evitare di adottare soluzioni affrettate e inefficaci.

Solo così potremo costruire un futuro più sostenibile per le generazioni future.