La calma dopo la tempesta. Ecco come si potrebbe descrivere la situazione al centro per richiedenti asilo di Madonna in Campagna dopo l’ennesima giornata convulsa. Nella mattina di giovedì, cinque richiedenti asilo del Gambia, sono stati espulsi, per ordine della Prefettura di Varese, dal programma per rifugiati e, di conseguenza, sono stati allontanati dalla struttura gestita dalla KB srl (società che gestisce i richiedenti asilo in provincia di Varese). Non sapendo dove andare, sono tornati presso l’immobile della KB, con la speranza di poter rientrare. Sono rimasti accampati davanti al cancello fino alle 19.30 quando hanno scavalcato e, come se niente fosse, sono rientrati nelle proprie stanze.
Una situazione alla quale ha assistito anche il sindaco : «La componente nigeriana e quella gambiana devono essere divise e tenute ben distanti tra loro – evidenzia – Si dovrebbe quanto meno avere il coraggio di spostare una delle due fazioni in un Comune lontano da Gallarate per evitare che si ripresentino situazioni del genere». Al capo della giunta non è piaciuta «l’ipocrisia con cui i cinque gambiani, sia ieri notte sia, temo, le prossime notti, pernotteranno tranquillamente nel centro di via Ranchet».
Per Cassani visto che «per il Prefetto non ci sono problemi», la soluzione è una: «Invito tutti i cittadini che sono vittime degli atteggiamenti di queste “risorse” a non contattare più il Comando della polizia locale, ma chiamare direttamente lo 0332-801111, risponderà qualcuno dalla Prefettura che si assumerà la responsabilità di rispondere ai cittadini che non c’è alcun problema».
«Non voglio creare allarmismo, ma non nascondo che sono preoccupato – afferma, dopo il sopralluogo di ieri mattina, , capogruppo della Lega Nord in Provincia e gallaratese di nascita – Non chiedo uno stato di polizia, ma pretendo che vengano prese immediatamente le corrette misure per lo meno contro chi è responsabile del centro».
Per i residenti della struttura gallaratese la vicenda assume risvolti differenti. Un gruppo di richiedenti asilo provenienti dalla Nigeria, hanno definito «pubblicità negativa» i fatti di giovedì. Come prevedibile, un ragazzo del Gambia, difende il comportamento dei suoi connazionali: «Dovevano dormire sotto un ponte? Siamo esseri umani, non spazzatura».
Su questo punto , avvocato della KB, vuole fare una precisazione: «La KB non ha abbandonato nessuno, anzi – dichiara – È rimasta a presidiare dall’esterno il centro e questa mattina gli operatori hanno fatto rientro nella struttura per garantire i servizi agli ospiti».
Insomma, la situazione resta invariata in via Ranchet, i cinque gambiani, restano nella struttura. «KB è mera esecutrice di un bando realizzato dalla Prefettura per fornire una serie di servizi – conclude Pizzi – Non spetta a KB mantenere la pubblica sicurezza all’interno o esterno del centro».