VARESE Ancora brutte notizie per il Verbano e il Ceresio: l’inquinamento del lago arriva dai torrenti e dagli scarichi non depurati. E’ questo quanto emerge del monitoraggio della tappa della Goletta dei Laghi di Legambiente, la campagna nazionale d’informazione scientifica sullo stato di salute dei bacini lacustri, realizzata con il contributo del Coou (Consorzio obbligatorio oli usati). I tecnici di Legambiente hanno dato la caccia alle situazioni critiche che minacciano la salute dei laghi italiani, puntando il dito contro il sistema di depurazione che ancora oggi rivela una grande falla nel sistema di gestione delle acque reflue.
/>Dalle analisi effettuate sul laboratorio mobile di Legambiente, sono risultati inquinati 8 punti tra i campionamenti effettuati in questa tappa. Sulla sponda lombarda del lago Maggiore risultano fortemente inquinati 4 punti: alla foce del torrente Acquanegra a Ispra, del Boesio a Laveno Mombello, la roggia in Via S. Pertini ad Angera e del Bardello a Brebbia. Risulta inquinata la foce del torrente Monvallina a Monvalle.
Brutte notizie anche per il Ceresio su cui sono risultati fortemente inquinati 3 punti: alla foce del torrente Telo a Osteno (Co), lo scarico presso il lungolago Ungheria a Lavena Ponte Tresa e la foce del Rio Bolletta a Porto Ceresio. “Torrenti e corsi d’acqua si confermano tra le fonti più importanti di inquinamento delle acque dei laghi varesotti – commenta Barbara Meggetto, portavoce della Goletta dei Laghi di Legambiente – Acquanegra, Bardello, Boesio e Monvallina ricevono acque non depurate dai comuni dell’entroterra, scaricando poi nel lago forti cariche inquinanti. Una situazione denunciata da Legambiente anche lo scorso anno i cui tempi di risoluzione potrebbero allungarsi notevolmente, soprattutto a causa dei passaggi amministrativi legati al riassetto delle funzioni dell’Aato. Il lago non può più aspettare, quando i cittadini avranno il diritto di conoscere i tempi certi degli interventi risolutivi?”.
Anche la situazione del Ceresio risulta nuovamente preoccupante, alle segnalazioni degli scorsi anni, non è seguita alcuna contromisura per risolvere le criticità. Sono tre i punti inquinati sul lago individuati dalla Goletta dei laghi, a testimoniare che le problematiche sono da imputare non solo ad alcuni comuni.
“Una bandiera nera più che meritata, confermata dalle analisi di Goletta dei laghi, quella assegnata al comune di Lavena Ponte Tresa in merito agli scarichi sul lungolago. Un primato di cui quest’amministrazione non può certo vantarsi – dichiara Milena Nasi del circolo Ceresium di Lavena Ponte Tresa – Non ci accontentiamo più di risposte generiche, adesso chiediamo un atto di coraggio da parte dell’amministrazione, se gli scarichi sono abusivi, che si proceda per vie legali”.
s.bartolini
© riproduzione riservata