GALLARATE La città paralizzata dalle auto in coda, dirette al Bettolino. E lì, a Crenna in via Monteleone, migliaia e migliaia di persone accalcate. Scene da primo giorno di saldi nei grandi magazzini di New York o da fan in delirio in attesa di strappare un autografo alla rock band del cuore. Oppure, come è successo a Gallarate esattamente un anno fa, per l’inaugurazione di una pescheria. O meglio, dell’Ittica Bianchi e Gattuso. Già, la risposta dei quel delirio collettivo sta nel secondo cognome del sodalizio: Gennaro (Rino) Gattuso,
icona del Milan e campione del mondo con la nazionale. Un idolo che per il taglio del nastro del suo «negozio dei sogni» ha messo assieme un parterre di leggende, da Beckham a Ronaldinho.
Quella inaugurazione aperta a tutti è stato l’avvenimento dell’anno nella città dei Due Galli, più del taglio del nastro del «Maga».
Gattuso è già passato un anno…
Già, un anno. Ricordo che dodici mesi fa faceva molto più freddo e soprattutto ricordo tutta quella gente:mamma mia, non finivano di arrivare.
Beh, avevate esteso l’invito a tutta la città…
E siamo contenti di averlo fatto. Si, perché io e i miei soci, i Bianchi, lavoriamo con questo spirito. Non era e non è nostra intenzione gestire un’attività per pochi: volevamo rivolgerci a tutti, a persone di tutte le età e di ogni possibilità economica. Devo dire che ci siamo riusciti.
Insomma, gli affari vanno bene.
Non possiamo certo lamentarci. Dico però, sinceramente, che ciò che più mi piace è avere centrato l’obiettivo di proporre un prodotto di alta qualità a prezzi abbordabili. Ecco, credo che il nostro segreto sia proprio questo. Nemmeno a Natale abbiamo fatti i furbi: non un centesimo di aumento sul fresco e sulla gastronomia.
Ormai parla in “gergo”, da commerciante ittico: è vero che appena può lei va in negozio ed è vero che attende di persona l’arrivo dei camion con il pesce?
Confermo, vado in negozio appena posso. Del resto l’ho sempre detto: aprire un’attività come questa è sempre stato il mio sogno, per me stare qui è piacere. E’ anche vero che mi piace vedere scaricare i camion, sempre che non arrivino alle 5 della mattina perché dormo. Mi occupo di persona dell’ordine del fresco, mentre i Bianchi curano la gastronomia. A proposito dei miei soci, andiamo d’amore e d’accordo. Ci tengo a dirlo perché girano voci strane: il nostro sodalizio va avanti, anzi ci allargheremo.
Vi allargherete? In che senso?
Abbiamo intenzione di aprire un ristorante e lo faremo qui, dietro il negozio. Non sarà grande, 25-30 posti. Ovviamente serviremo pesce e ovviamente lo faremo a prezzi giusti, alla portata di tutti.
Ma allora Gallarate le piace proprio…
Mi piace Gallarate, dove resterò a vivere anche al termine della mia carriera. E mi piacciono i gallaratesi che ringrazio perché mi hanno accolto con affetto e perché dimostrano di apprezzare gli sforzi che facciamo qui in negozio.
Il suo pesce va a ruba perché è “firmato” Gattuso?
Magari la prima volta vengono qui da noi perché il mio nome attira, come attira anche quello dei Bianchi che a Gallarate sono una vera istituzione. Ma se il pesce non è buono o se spenniamo i clienti la gente non torna.
Una pescheria e presto un ristorante: ha altri progetti a Gallarate?
Sì ne ho un altro. Ma più che un progetto è un desiderio.
E’ uno di quei desideri che non si possono svelare?
No, lo svelo volentieri. Mi piacerebbe davvero tanto che il British College si allargasse: che all’attuale asilo si aggiungesse anche la scuola elementare e la scuola media. Lo so è una scuola privata, ma so anche che è una scuola perfetta e che è un peccato non dare la possibilità ai bimbi di andare avanti con quel sistema. Posso lanciare un appello?
Prego, il giornale è “suo”…
Grazie. Allora mi rivolgo alla direttrice Paola Diana dicendole di insistere con il suo progetto di ampliamento e aggiungo che sono pronto a investire insieme a lei. L’appello è anche al Comune e ad altri privati: pensateci, a Gallarate una scuola inglese di quel livello farebbe solo bene. Una scuola più grande potrebbe dire tariffe più basse. Insomma, qualità a prezzi abbordabili.
Come il suo pesce…
Esatto, come il mio pesce.
Federico Delpiano
s.bartolini
© riproduzione riservata