«O me o lui. Se non va via Nitti, me ne vado io». Dopo il quarto ko in altrettante partite, in casa Pro Patria scoppia anche la prima grana societaria del nuovo corso targato Collovati-Testa.
Il responsabile dell’area tecnica (che ha fatto parte fin dall’inizio della cordata guidata da Patrizia Testa) è già ai ferri corti con il presidente biancoblù (consigliere d’amministrazione di Sport Plus 4 You, la società di cui Fulvio Collovati è consulente e uomo immagine).
Le tensioni tra Ragazzoni e Nitti – latenti già da un pezzo – sono esplose in tutta la loro evidenza ieri pomeriggio, poco prima dell’intervallo di Pro Patria-Pordenone. Chi era presente in tribuna centrale ha infatti notato i due abbandonare quasi simultaneamente i propri posti per andare a discutere in separata sede. E il faccia a faccia è stato tutt’altro che amichevole. Sono volate parole grosse e c’è mancato poco che i due arrivassero alle mani.
Sembra che la discussione sia nata per futili motivi, per poi degenerare ben presto in un duro confronto verbale nel corso del quale sono emerse tutte le divergenze tra Nitti e Ragazzoni riguardo alla costruzione della squadra e più in generale alla gestione della società. Fatto sta che, nel secondo tempo, in tribuna non si sono visti né Nitti, né Collovati, né Ragazzoni. Quest’ultimo, raggiunto telefonicamente, conferma la frattura: «Finché c’è Nitti, io con la Pro Patria ho chiuso. O me o lui, su questo non ci piove». È però estremamente improbabile (per usare un eufemismo) che l’avvocato Nitti decida di lasciare anzitempo la presidenza della società biancoblù, visto che la Sport Plus 4 You, rappresentata da Nitti e Collovati, detiene il 70% delle quote della Pro Patria. Possibile che Patrizia Testa effettui nelle prossime ore un tentativo di mediazione tra le due parti, ma un dato di fatto è già sotto gli occhi di tutti: il matrimonio (d’interesse) tra il gruppo Collovati-Nitti e la componente bustocca della società sta già scricchiolando. Una crisi evidentemente accelerata dal disastroso avvio di stagione dei tigrotti.
Sono ore delicate anche per la conduzione tecnica. Non è un mistero infatti che il tecnico sia stato portato alla Pro Patria proprio da Stefano Ragazzoni: se il responsabile dell’area tecnica dovesse confermare nelle prossime ore il suo addio a Busto, anche la sorte del tecnico ossolano sarebbe segnata. Un bel guazzabuglio, dunque, che andrà già dipanato nelle prossime ore, visto che la Pro Patria – in evidente difficoltà sul campo – non può permettersi divisioni e scontri a livello societario. La piazza, per ora, è relativamente tranquilla. Anche ieri i tigrotti, nonostante l’ennesima imbarcata, sono usciti tra gli applausi della curva. Ma è chiaro che ulteriori sconfitte nelle prossime partite rischierebbero seriamente di incrinare la luna di miele tra la tifoseria e la nuova società.