Blitz dell’assessore regionale al presidio delle mamme di Angera: «Pediatria riapre entro la fine di gennaio. Per il punto nascita confidiamo nella deroga al prossimo incontro con il ministro , a metà gennaio». Ottimiste le mamme: «È l’ennesima promessa, ma sempre un po’ più concreta. Ma non ci fermiamo, vogliamo mantenere alta la guardia».
Una visita a sorpresa, quella dell’assessore regionale al Welfare, che ha raccolto l’invito lanciato su Facebook dal gruppo delle “mamme di Angera” e nel primissimo pomeriggio di ieri si è presentato al secondo piano dell’ospedale Carlo Ondoli in compagnia del consigliere regionale di Forza Italia . «Entro il mese di gennaio riapriremo il reparto Pediatria e contiamo, dopo l’incontro con il ministro con il ministro Lorenzin, di poter procedere anche alla riapertura del Punto nascita – l’impegno preso da Gallera di fronte alla mobilitazione – sono qui per ribadirvi che la Regione è al vostro fianco e che stiamo lavorando concretamente perché abbiamo lo stesso obiettivo quello cioè di continuare a far nascere qua i vostri bambini».
L’assessore regionale ha ricordato che «non da oggi, ma dai primi mesi del 2016, Regione Lombardia è in campo per evitare la chiusura di questo Punto nascita. In quella data, infatti, l’Asst della Valle Olona aveva predisposto per il Ministero la documentazione nella quale si evidenziava che esso aveva tutti i requisiti di sicurezza e pertanto si chiedeva la deroga alla chiusura».
Rispetto alle promesse di riapertura in tempi rapidi, che erano state fatte nei giorni scorsi, Gallera è stato molto più realista: «Ci siamo impegnati a presentare al ministro un progetto per garantire il livello organizzativo e strutturale per il mantenimento in sicurezza del punto nascita. Lo stiamo ultimando e lo presenteremo a metà gennaio al prossimo incontro a Roma». Per Luca Marsico si tratta di «impegni precisi e puntuali».
All’incontro era presente anche il sindaco di Angera . Le caratteristiche essenziali minimali per mettere in sicurezza il punto nascita sono: presenza h24 di guardia ostetrica in struttura (medico più ostetrica); guardia anestesiologica, guardia pediatrica; possibilità di effettuare emotrasfusione ed esami di laboratorio e disponibilità di sala operatoria per effettuare un taglio cesareo h24 con possibilità di inizio in 30 minuti.
A questo punto, la scadenza più immediata riguarda la pediatria, che potrà essere ripristinata non appena saranno individuate le figure professionali necessarie. «È un’altra, l’ennesima, promessa – ammette Alessandra, una delle portavoci del presidio – da fine dicembre al 10 gennaio, ora siamo passati a fine gennaio. Però è un’iniezione di fiducia, perché le promesse sono sempre più concrete e spiegate nei dettagli, realisticamente. Noi vogliamo fatti, e finché non avremo qualcosa scritto nero su bianco continueremo con il presidio. Se ci fermiamo ci volteranno le spalle. Manteniamo alta la guardia». Il 7 gennaio un corteo con fiaccolata.
Nessuna parola, invece, sul “dito medio” del direttore generale : le mamme non hanno dimenticato ma hanno preferito evitare che il confronto potesse prendere una piega polemica e non costruttiva.