Tradate, anche il presepe protesta “2000 anni di lavoro. E la pensione?”

TRADATE Tornano i bigliettini anonimi al presepe di Tradate e questa volta le statuine protestano. Il presepe allestito nell’atrio del municipio è finito ancora nel mirino dell’anonimo vendicatore dei post-it.
Dopo la misteriosa sparizione della Madonna, che la scorsa settimana è stata asportata dalla capanna (al suo posto era stato lasciato un biglietto con la scritta “torno subito”), ieri le statuine della sacra famiglia sono tornate protagoniste.

Questa volta nessun rapimento e nessuna sparizione, ma solo due piccoli cartelli appesi al collo di Giuseppe e Maria. Il primo, quello dell’anziano falegname, recita: «2000 anni di lavoro… e la pensione?», il secondo, che evidentemente fa riferimento all’azione compiuta la scorsa settimana, invece dice: «Sono tornata e sono arrabbiata».

Dunque due cartelli di denuncia sociale, che prendono di mira la difficile congiuntura economica nazionale, con un esplicito riferimento al tema delle pensioni e della tensione sociale. La mano che ha colpito ieri mattina è la stessa che era già entrata in azione la scorsa settimana, quantomeno la calligrafia sembra identica. Per quanto riguarda la vecchia azione si era parlato di furto, addirittura di vandalismo, paventando denunce e perizie calligrafiche per scovare l’autore del gesto «deprecabile».

Si è poi scoperto che la statuetta di Maria non ha mai abbandonato il presepe, ma era in realtà stata nascosta dietro una delle capanne.  Alla luce delle nuove azioni la sparizione di venerdì potrebbe essere catalogata sotto la voce “sciopero”, una protesta ironica compiuta attraverso le statuine natalizie contro le ingiustizie che inquinano il mondo. I cartelli della sacra famiglia hanno destato curiosità ieri mattina tra i cittadini di Tradate che, trovandosi a passare per l’atrio del Municipio, si sono soffermati per cercare di decifrare il contenuto dei cartelli.

«Ci deve essere qualcuno che si sta divertendo – è il commento del sindaco di Tradate, Stefano Candiani -, sulle prime verrebbe da condannare questo gesto, ma analizzando bene il contenuto del biglietto dico che il presepio rappresenta la vita quotidiana, chi ha messo il cartello ha voluto fare ironia ma ha colto nel segno, rappresenta bene le difficoltà con cui ci si scontrerà il prossimo Natale… la pensione quando? È una bella domanda, penso che parecchi italiani se lo stiano chiedendo e San Giuseppe non poteva essere da meno».

b.melazzini

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