TRADATE Un blitz della forestale, ha permesso di sgominate un’organizzazione dedita al commercio illegale di cuccioli di cane provenienti da paesi dell’Est Europa, destinati a rifornire il mercato varesino e non solo. Nella notte del 1 giugno il personale del corpo forestale, su disposizione del Nirda di Roma (Nucleo investigativo per i reati in danno degli animali), coordinati dalla procura di Busto Arsizio, a seguito di un’intensa attività investigativa hanno intercettato un furgone proveniente da un paese dell’est
Europa, che trasportava una quarantina di cuccioli di varie razze destinati a commercianti delle province di Varese e Torino. I cuccioli che non avevano più di 60 giorni di vita, sono stati subito visitati da un veterinario che ha riscontrato in alcuni soggetti diverse patologie, tra cui casi sospetti di cimurro. I cuccioli dopo essere stati rifocillati sono stati poi trasferiti in una struttura dell’Empa che li custodirà nelle prossime settimane. I cani, così come il furgone su cui sono stati trovati, sono stati posti sotto sequestro per le palesi violazioni alle normative vigenti in merito al trasporto, detenzione, maltrattamento, introduzione sul territorio nazionale e commercializzazione di animali. Il conducente dell’automezzo è stato denunciato a piede libero.
Le esportazioni illecite di cuccioli vengono rese possibili da veterinari compiacenti nei paesi d’origine (a volte anche italiani), i quali attestano sui documenti sanitari false date di nascita e vaccinazioni inesistenti. I cuccioli, a bordo di furgoni o auto private vengono introdotti in Italia per essere poi venduti in pochi giorni anche a mezzo internet. Nei luoghi d’origine i cuccioli vengono pagati pochi euro (da 30 a 50) e i margini di guadagno per i trafficanti sono enormi, basti pensare che ad ogni viaggio trasportano da 50 a 100 cani stipati in anguste gabbie su mezzi di trasporto senza il riciclo d’aria. Mediamente ogni cucciolo, a prescindere dalla razza, viene venduto ad una media di 500 – 800 euro, il ricavato viene stimato tra i 25mila e gli 80mila euro a carico. Purtroppo però molti cuccioli non sopravvivono e quelli che ce la fanno si porteranno addosso una serie di gravi patologie, che i loro futuri proprietari scopriranno solo in seguito.
Alessandro Madron
s.bartolini
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