Tradate, botte al ragazzino In manette due minorenni

TRADATE Episodio di bullismo nell’area della stazione ferroviaria a Tradate. Quattro giovanissimi, tutti tra i 15 e i 17 anni, sono finiti nei guai dopo aver  insultato e minacciato un coetaneo per farsi consegnare il suo cellulare. Il giovane, dopo aver preso una sonora razione di botte, è però riuscito a divincolarsi dai suoi aguzzini e a scappare raccontando ai carabinieri quanto gli era appena accaduto. È successo nel pomeriggio di mercoledì scorso, verso le 16, ma grazie al loro tempestivo intervento, gli uomini della tenenza di Tradate sono riusciti a mettersi sulle tracce dei bulli nell’arco di pochi minuti, mentre la vittima è stata portata in pronto soccorso dove gli sono state medicate alcune ferite e gli è stata riconosciuta una prognosi di 7 giorni.

Si tratta di un ragazzo di 16 anni, residente a Mozzate, in provincia di Como, che frequenta un corso professionale a Tradate. I fatti si sono sviluppati proprio a margine del contesto scolastico frequentato dai cinque ragazzi e sono culminati nella zona della stazione ferroviaria. Gli aggressori sono tutti italiani, vivono tutti in zona fra Tradate, Castelseprio, Venegono Inferiore e Turate (Como), e uno di loro è già noto alle forze dell’ordine per dei precedenti specifici. Nel corso degli accertamenti avviati dai carabinieri due dei quattro componenti della baby gang sono stati denunciati a piede libero al tribunale dei minori di Milano, mentre per gli altri due (il diciassettenne di Castelseprio e il sedicenne di Tradate) si sono aperte invece le porte del carcere minorile Beccaria di Milano, con l’accusa di rapina aggravata in concorso.

Questi infatti sono stati ritenuti responsabili di un’altra rapina, avvenuta a Tradate il 9 gennaio scorso, sempre in zona stazione. Quel giorno i due si sono accaniti su un sedicenne di Gorla Maggiore, a cui dietro minaccia e con l’uso della forza, avevano sottratto il cellulare e un lettore mp3 per la musica. In quel caso la vittima non aveva avuto la prontezza di avvisare immediatamente i carabinieri, a cui era comunque stato denunciato l’inquietante episodio di bullismo.

«Si tratta di un fenomeno sociale estremamente fastidioso – ha commentato il capitano Paolo De Grassi, comandante della Compagnia dei carabinieri di Saronno -, si parla di bullismo, ma si tratta di veri e propri crimini, compiuti da giovani che credono e pensano di poterla fare franca, in barba a qualunque regola. Fortunatamente non è sempre così. Ne è dimostrazione la rapidità con cui i carabinieri della tenenza di Tradate sono riusciti ad individuare e assicurare alla giustizia i responsabili di queste rapine». Ora i quattro dovranno vedersela con il giudice, mentre per la giovane vittima rimarrà il ricordo di una brutta avventura.

b.melazzini

© riproduzione riservata