Tradate La realizzazione del nuovo obitorio dell’ospedale di Tradate è in ritardo. La nuova struttura (costo di realizzazione vicino al milione di euro) è attesissima in città. Quella attualmente in uso è infatti vecchia ed infelice, assolutamente inadeguata a svolgere la propria funzione. Negli anni ne è stata chiesta a gran voce una nuova e l’azienda ospedaliera si è attivata per realizzarla, inserendola nell’ambizioso piano delle opere messo in campo per il Galmarini.
Tuttavia non sempre le cose filano lisce e la costruzione della nuova struttura è incappata in una serie di ritardi, tanto che attualmente i lavori sono fermi. «Colpa della ditta appaltatrice dei lavori – spiega il direttore generale Pietro Zoia – che non sta rispettando i tempi». Dunque una risposta a quelle voci che, sempre più insistentemente, parlavano di carenze di fondi. «I soldi non mancano – continua il dg – lo smentisco nella maniera più
categorica. I fondi ci sono, per realizzare obitorio e asilo nido l’azienda ospedaliera ha acceso un mutuo, dunque i soldi ci sono, sono in cassa. Il problema è solo relativo alla ditta, che non sta rispettando gli accordi».
Insomma, i soldi ci sono, ma come spesso accade nella pubblica amministrazione, si devono fare i conti con le possibilità di chi i lavori se li è aggiudicati. A ulteriore conferma che i soldi non mancano, Pietro Zoia annuncia l’imminente avvio dei lavori per la realizzazione dell’anello antincendio dell’area del Galmarini: «Altri 700 mila euro di lavori – spiega – anche questi pagati con i soldi del mutuo».
Ma l’obitorio e l’anello antincendio non sono gli unici lavori che l’ospedale ha messo in campo. È stato quasi completato anche l’asilo aziendale. «In questo caso non ci sono grandi problemi – dice Zoia – qui ci sono state alcune infiltrazioni d’acqua, la ditta ha ripristinato gli intonaci rovinati e ora stiamo aspettando di ritinteggiare. Mentre è in fase di assegnazione la gestione della struttura».
Sempre in questi giorni l’azienda ospedaliera sta affidando i lavori per la realizzazione del quinto piano di Chirurgia: «Tra un anno – conclude il direttore generale – avremo un piano completamente nuovo, adeguato alle più moderne esigenze. Si tratta di un lavoro da 900 mila euro, che gravano completamente sul bilancio dell’azienda ospedaliera, senza ricorso a mutui».
f.artina
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