Tradate, ecco il quinto candidato I grillini puntano su Castiglia

TRADATE Stefano Castiglia del Movimento 5 Stelle è il quinto candidato sindaco alle elezioni amministrative di Tradate. «Alle prossime elezioni ci saremo e correremo da soli – dice – Teniamo a precisare che la nostra non è una corsa in solitaria, ma una corsa a staffetta… e che puntiamo molto in alto. Stiamo assistendo, senza troppo stupore, all’affannosa corsa dei partiti che tentano in ogni modo di mascherarsi dietro l’illusione di un “ritorno alla civiltà”, riscoprendo dal nulla l’importanza e il valore della società civile. Per noi, sarebbe già un ottimo risultato».

I grillini tradatesi non sono teneri con i partiti tradizionali: «In ogni polo e al centro – aggiunge Castiglia – stanno correndo ai ripari spalancando le porte a chiunque lo desideri, oppure riponendo per qualche tempo nell’armadio il vecchio e sgualcito simbolo. Ma loro, i partiti, stanno sempre in guardia, presentandosi quando ci sarà da ritirare il premio del vincitore, o sbraitando in caso di sconfitta. Di vere liste civiche indipendenti, neanche l’ombra».

I temi cari al popolo di Grillo, trasparenza, partecipazione, rete, referendum stanno diventando temi di discussione politica: «Questo è, per noi, un altro grande successo. Ci muoviamo nella rete e sulle strade per dire basta agli sprechi di denaro, di risorse e di territorio. Ponendo alla base della nostra costruzione alcune significative idee per favorire la trasparenza: se i cittadini vedessero e sapessero, allora capirebbero. Questo è soltanto il primo dei temi che presenteremo alla città nelle prossime settimane. Un elenco di proposte concrete e immediatamente realizzabili, in materia di lavoro e connessione tra domanda e offerta, rifiuti e risparmio dei cittadini, bonifica del territorio, mobilità, urbanistica, energia economica e sostenibile».

Proposte che verranno presentate attraverso il canale YouTube “Mov5StelleTradate”, sulla pagina di Facebook e sul portale ufficiale beppegrillo.it/listeciviche/liste/tradate. Il tutto affiancato all’attività tradizionale, banchetti e colloqui con la gente. «Vorremmo – conclude Stefano Castiglia – che i tradatesi dimenticassero i leader di partito e i professionisti del cadreghino».

Alessandro Madron

s.affolti

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