È una scelta storica quella intrapresa dalla più grande comunità d’Europa di lotta alla droga San Patrignano di scendere in piazza e metterci la faccia direttamente con i suoi sostenitori, operatori,genitori e ragazzi a sostegno della campagna di prevenzione “Fermiamoli prima” recentemente presentata sui canali radiofonici e televisivi.
Proprio alla prevenzione è dedicata la manifestazione che si prefigge, nel prossimo fine settimana, di raccogliere fondi per incentivare l’opera di sensibilizzazione preventiva tra i ragazzi. Ogni anno San Patrignano incontra cinquantamila studenti in tutta Italia portando nelle scuole e nei teatri le testimonianze degli ospiti della struttura, proprio quei ragazzi che hanno vissuto sulla propria pelle il difficile percorso intrapreso per uscire dal tunnel della droga, così diffusa anche nelle nostre zone, come testimoniato dai recenti fatti di cronaca.
Saranno coinvolte 110 città d’Italia in tutte le regioni, con una mobilitazione di sostenitori,amici e genitori di ragazzi in percorso o che hanno terminato il percorso nella comunità riminese, che non ha precedenti in Italia per l’impegno e la mobilitazione delle persone impegnate a sostenere e promuovere il messaggio della prevenzione dell’uso delle droghe, in linea con la scelta effettuata dalle Nazioni Unite.
Anche a Tradate la comunità di San Patrignano sarà attivamente presente nel pomeriggio di sabato 25 dalle 14.30 alle 19.30 e domenica 26 per l’intera giornata, con un banchetto in Corso Bernacchi angolo Via Truffini dove sarà possibile raccogliere informazioni e materiale sull’attività della Comunità ed effettuare una donazione e ricevere in cambio un dolce presente, una confezione di biscotti prodotti dal forno di San Patrignano, tre le varietà proposte mais e arancia,cioccolato e liquirizia e camomilla.
San Patrignano si presenta a Tradate ed in altre piazze lombarde ricordando a tutti l’attività svolta in modo completamente gratuito per i ragazzi e le loro famiglie e senza oneri a carico dello Stato, che in oltre trentacinque anni di attività sulle colline del riminese ha permesso il recupero ed il reinserimento sociale e lavorativo di oltre 25.000 ragazzi che hanno seguito il percorso indicato loro dal fondatore Vincenzo Muccioli.