Tradate, la molla rotta dei giochi scatena le porteste dei genitori

TRADATE – Quella molla è pericolosa». Le nonne e le mamme se la prendono con il Comune per non aver provveduto a riparare il gioco a molla del parchetto di piazza Mazzini, rotto da qualche giorno e sprovvisto della parte superiore (quella di legno, dove i piccoli si siedono per giocare), rappresenta infatti un pericolo: «Ormai è così da qualche giorno – lamentano le mamme – è uno spuntone di ferro così, piantato in mezzo all’area

giochi, dove i bambini corrono e saltano come dei matti. Basta poco perché si facciano male, le soluzioni sono due: o si provvede a togliere la molla o si pensa a riparare il gioco, rimettendo una nuova seduta». E in effetti a vederla, la molla sembra proprio una trappola per bambini: «Non è nemmeno stata delimitata o segnalata in qualche modo – lamentano gli accompagnatori dei piccoli -. Questo è l’unico spazio in città dove possiamo portare i nostri bambini. Per il resto non c’è nulla. Non è possibile che si debba stare qui con l’ansia che qualcuno si faccia male. Ci sono sempre decine di bambini tutte le mattine e si sa, quando sono insieme non è facile controllarli passo dopo passo, speriamo vivamente che qualcuno voglia provvedere a mettere in sicurezza il parchetto». Non è l’unico punto critico, mancano anche alcuni tratti della staccionata di legno, che si sono rotti sotto il peso di chi li adopera impropriamente come panchina. Il parchetto è effettivamente molto usato, un po’ per la sua centralità e un po’ per l’oggettiva mancanza di alternative. Ogni mattina sono davvero tanti i piccoli che affollano l’area giochi. La stessa area, di sera, diventa il punto di ritrovo privilegiato di un gruppetto di adolescenti. E potrebbe risiedere proprio nell’utilizzo improprio dei giochini, la ragione della rottura.

Dal Comune la risposta non si fa attendere: «Siamo in agosto, adesso è difficile trovare le ditte che mettono mano ai giochi – dicono in Comune -, dovremo aspettare la ripresa delle attività, a fine agosto. Nel frattempo occorrerà un po’ di attenzione in più, per evitare che i piccoli si facciano male».

Alessandro Madron

e.besoli

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