di Alessandro Madron
TRADATE Querele e minacce per l’affidamento del cane. Succede a Tradate, dove ieri pomeriggio si è consumato l’ultimo atto di una vicenda assurda, che vede come protagonisti una donna sola, che trova nel cane compagnia e sostegno psicologico e morale, capace di scacciare i pensieri e le difficoltà di una vita non sempre facile e, dall’altro lato della barricata un suo conoscente, che le ha custodito l’animale durante un periodo di ricovero in ospedale.
La donna, un’ex infermiera di 60 anni, solita passare il tempo in compagnia del cane seduta sulle panchine di piazza Mazzini, nelle scorse settimane è dovuta ricorrere alle cure dell’ospedale di Tradate per le complicazioni dovute ad una grave forma di diabete. Un ricovero che l’ha tenuta lontana da casa per diversi giorni: impossibile per lei occuparsi del piccolo animale, a cui tiene molto. Da qui la decisione di affidarlo a una persona di fiducia.
Reduce dal ricovero ospedaliero, la donna ha ripreso possesso dell’amico a quattro zampe, salvo imbattersi nella richiesta formale di una ricompensa da parte dell’improvvisato dog-sitter, giustificata come contributo per le spese sostenute per il mantenimento dell’animale nel periodo di assenza della padrona. Soldi che lei non è stata in grado di pagare, scatenando le ire dell’uomo che l’ha minacciata in maniera palese, probabilmente per dare più forza alle proprie richieste.
Il fatto si è consumato ieri mattina, proprio davanti al palazzo comunale. La signora, spaventata, si è rifugiata nell’atrio del municipio, proprio a ridosso dell’ufficio dei servizi sociali. Qui ha ottenuto l’ascolto e le parole di conforto delle persone che si trovavano sul posto, compresi assessori e consiglieri comunali.
«Mi ha detto che se non lo pago quella panchina diventerà la mia tomba – ha riferito in lacrime la signora – Mi ha minacciata, vuole 193 euro per le spese che ha sostenuto per il cane. Ma io credo di non dovergli nulla. Qualche mese da, quando è morto il mio vecchio cagnolino, lui era già venuto a prendersi un sacco di scatolette. Senza contare che, quando con altri amici è entrato a fare le pulizie in casa mia, sono sparite un sacco di bottiglie. Io non posso dargli quei soldi, e non voglio nemmeno che mi porti via il cane. Lui vuole stare con me, perché con me sta bene».
Dall’altro lato le ragioni dell’uomo, che a modo suo ha fatto sapere di volere quella somma, dicendo – per ora solo a parole – che sarebbe anche disposto a prendersi le spettanze senza il consenso della controparte.
Una vicenda intricata, che viaggia sul filo di due vite vissute ai margini e passerà per una denuncia e una controdenuncia, con le eventuali conseguenze che potranno avere. Al momento il cane è nelle mani della legittima proprietaria, che, spaventata, si è rivolta ai servizi sociali per raccontare la vicenda: su consiglio dei più, nelle prossime ore sporgerà denuncia formale per le minacce subite.
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