TRADATE – Un’altalena, uno scivolo, un prato e uno stagno. Uno scenario potenzialmente perfetto che, gestito in maniera decisamente poco attenta, nel giro di pochi mesi si è trasformato in una sacca di degrado senza precedenti.
Lo spazio è quello di via Sant’Ambrogio, un parco giochi che campeggia davanti ad un complesso residenziale. Uno dei tanti realizzati in questi ultimi anni nei quartieri di Tradate. I giochi si trovano al centro di una piattaforma coperta da sabbia,
dove molto probabilmente oltre ai bambini scorrazzano anche gli animali del quartiere.
Ma questo è il meno. Attorno ai giochi un giardino incolto, mezzo bruciato dal sole, con erbacce che si mischiano alle siepi e ai cespugli. Se alla vista la situazione sembra grave, all’olfatto non è certo meglio. Ancora oggi avvicinandosi al laghetto si può sentire l’odore di acqua stantia.
Ma ora l’acqua non c’è più. Gli operai della Seprio patrimonio servizi l’hanno svuotata completamente. E meno male. Dentro allo stagno hanno trovato di tutto: oltre ad un certo numero di pesci rossi un po’ troppo cresciuti, sul fondo hanno recuperato una ventina di piccioni morti (uno dei quali giace ancora sul letto prosciugato dello stagno), una melma maleodorante e qualche inevitabile topastro.
Lo stagno è circondato per metà da una giovanissima siepe e per l’altra metà da una staccionata decisamente precaria, fissata su mattoncini autobloccanti: ma basta un colpo secco per romperla.
I residenti si chiedono la ragione delle scelte che hanno portato a questa realizzazione: «Sarà anche costata soldi questa roba – dice un cittadino – mi chiedo ora che cosa faranno, anche se secondo me è meglio coprire tutto e seminare un bel prato».
e.besoli
© riproduzione riservata