Tradate, rapina in casa: presi i ladri, sono due rumeni. Dimessa la donna aggredita

Ancora una volta sono rumeni gli autori della rapina con aggressione. La vittima dimessa dall’ospedale, cresce la preoccupazione per la sicurezza.

È stata dimessa nella tarda serata di sabato 8 marzo dall’ospedale Galmarini la donna che, rientrando da una passeggiata con il cane, si è trovata faccia a faccia con due ladri all’interno della sua abitazione. Il tentativo di opporsi al furto si è trasformato in una colluttazione violenta, che le ha causato una contusione al ginocchio e un trauma rachide-cervicale, con una prognosi di sette giorni.

L’episodio ha suscitato forti reazioni all’interno della comunità, tra apprezzamento per il coraggio dimostrato dalla vittima e indignazione per l’ennesimo caso di criminalità che colpisce la sfera più intima della vita quotidiana. La richiesta di maggiore sicurezza si è fatta immediata e diffusa, alimentando il dibattito sulla necessità di misure più severe contro chi viola le abitazioni private.

Arrestati i due rapinatori

Grazie a un’operazione congiunta dei carabinieri di Tradate e Legnano, i responsabili dell’aggressione sono stati arrestati poche ore dopo il reato. Si tratta di un uomo di 43 anni e una donna di 45, entrambi di origine romena, con un lungo passato di reati alle spalle.

La coppia aveva preso di mira un’abitazione nel centro di Tradate nel pomeriggio di sabato 8 marzo, approfittando della confusione per i festeggiamenti di Carnevale. Utilizzando un piede di porco, i due malviventi sono riusciti a forzare un’inferriata e ad accedere all’interno, dove hanno sottratto diversi orologi di valore e 2.500 euro in contanti.

Il loro piano, tuttavia, è stato interrotto dall’imprevisto rientro della padrona di casa, che non ha esitato a reagire. Ne è nata una violenta aggressione, con insulti e spintoni, fino alla fuga precipitosa dei ladri, che si sono allontanati a bordo della loro auto parcheggiata nel cortile.

L’errore fatale è stato proprio l’uso della loro vettura personale, il cui numero di targa è stato annotato da un testimone. Grazie alla tempestiva attivazione delle ricerche e al supporto del sistema di lettura targhe, i due sono stati intercettati e bloccati a Nerviano.

Ora si trovano in carcere a San Vittore, mentre la refurtiva è stata recuperata e restituita alla vittima. Resta però la paura e il senso di insicurezza che episodi di questo tipo lasciano dietro di sé, alimentando il timore che nessuno sia davvero al sicuro nemmeno tra le mura della propria casa.