TRADATE Dallo scorso sabato nei parcheggi attorno al municipio di Tradate vengono contestate una cinquantina di multe al giorno. Tutte, o quasi, riconducibili ad infrazioni che riguardano la sosta (nello specifico la mancata o non corretta esposizione del disco orario). Sanzioni da poche decine di euro, che però, oltre a sollevare malumori, adesso sono alla radice anche di un vero e proprio piccolo terremoto politico.
I primi ad infuriarsi erano stati i dipendenti comunali, subito colpiti dalla linea dura inaugurata dal comando cittadino della polizia locale,
che da qualche giorno è diventato inflessibile contro i “furbetti” della sosta in pieno centro. La zona del municipio è a disco orario (un’ora il tempo massimo consentito), ed in effetti: non ci sono scusanti, i dipendenti comunali hanno infatti la possibilità di lasciare l’auto sul piazzale della Posta, dove il tempo di sosta sale a quattro ore e non si rischiano sanzioni. Se la maggior parte dei dipendenti comunali si è ormai piegata al nuovo corso della regolamentazione della sosta, c’è chi ne ha subito le conseguenze solo ieri. E’ il caso del sindaco leghista, Stefano Candiani, anche lui multato con 23 euro di sanzione. «Ovviamente pagherò la multa», commenta il primo cittadino tradatese, che non risparmia però qualche frecciata all’assessore Giuseppe Bonasso (Pdl), ritenuto colpevole di una cattiva gestione dell’ufficio, tanto che per qualche ora è anche circolata la notizia, tutta da confermare, di una imminente revoca della delega di assessore alla Viabilità. «Mancano completamente gli indirizzi politici – ha detto Candiani -, sono mesi che sollevo la questione in ogni giunta. L’assessore deve fare l’assessore, non l’ausiliario del traffico. Io ho preso la multa per colpa di una cattiva gestione della segnaletica. Ho posteggiato su uno stallo contrassegnato da una segnaletica orizzontale contraddittoria. C’è una grossa “R” gialla da cui si desume che si tratta di un posto riservato, poi ci sono strisce bianche, che fanno pensare ad un normale parcheggio. Evidentemente ho sbagliato ad interpretarlo come un parcheggio riservato e pagherò la multa che mi è stata comminata. Ripeto, il problema è più profondo. Mi chiedo cosa ci stia a fare l’assessore se non arrivano degli indirizzi precisi agli uffici».
Un attacco a viso aperto, a cui l’assessore Bonasso ribatte con una replica di tono opposto: «Non mi interessa entrare in polemica né con il sindaco né con nessun altro – spiega l’amministratore tradatese – e in questa sede non voglio certo lodarmi o criticare qualcuno. C’erano questioni aperte da anni che abbiamo portato a casa e situazioni che abbiamo sanato. Resta ancora del lavoro da fare e cerchiamo di affrontarlo giorno per giorno. Sulle regole tutti gli amministratori comunali devono essere i primi a dare il buon esempio, me compreso, chiaramente quando gli agenti escono sul territorio, in centro come in periferia, non possono fare finta di niente, se c’è un’infrazione questa viene sanzionata».
b.melazzini
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