Alla fine per lui si sono spalancate le porte del carcere dei Miogni: quella dell’altro ieri era la seconda evasione nell’arco di un mese.
In manette è finito un uomo di 53 anni, di Tradate, arrestato per furto il 30 gennaio scorso: aveva svaligiato il negozio di scarpe sotto casa sua. Un colpo che gli era all’epoca parso facile: sceso dal retro della palazzina dove aveva sede il suo alloggio aveva raggiunto il piano terreno dell’esercizio commerciale, penetrando notte tempo nell’esercizio commerciale chiuso in cerca di un bottino da portare via senza troppa fatica.
Il suo andirivieni aveva però destato i vicini che, intuendo il furto in corso, avevano chiamato i carabinieri. Quando i militari erano arrivati sul posto aveva pizzicato il ladro in flagranza: l’uomo era all’interno del negozio intento ad inscatolare scarpe che avrebbe poi trasportato nel proprio appartamento. I carabinieri avevano trovato calzature anche nell’alloggio dell’uomo.
A suo carico era stata disposta la misura di custodia cautelare ai domiciliari. Misura che, però, – evidentemente – gli stava stretta. Tanto che il 7 luglio scorso i carabinieri avevano trovato l’uomo tranquillamente a spasso in centro per le vie di Tradate. Ancora una volta per l’uomo erano stati decisi i domiciliari.
L’altro ieri è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: il presunto ladro è stato scoperto alle 17 in un bar del centro cittadino mentre, tra una bibita e un caffè, giocava compulsivamente ai videopoker.
A quanto pare l’uomo aveva il vizio di tentare la sorte alle macchinette mangiasoldi. La seconda fuga dagli arresti domicialiri, però, questa volta gli è stata fatale. I carabinieri lo hanno arrestato e accompagnato in carcere di Varese: il pubblico ministero varesino potrebbe a questo punto chiedere una misura di custodia più aspra optando per il carcere.
© riproduzione riservata