Nell’ambito dell’attività di analisi dei flussi di immigrazione illegale, la Polizia di Frontiera di Malpensa nella tarda serata di ieri ha tratto in arresto in flagranza del reato di favoreggiamento all’emigrazione clandestina un cittadino siriano A.H. di anni 26, in possesso di permesso di residenza svedese, che stava cercando di far espatriare verso la Danimarca otto cittadini siriani tra cui due minorenni, con l’utilizzo di passaporti svedesi rubati.
Nel corso dei controlli di vigilanza dei saloni partenze del Terminal 2 gli agenti della Polaria si sono insospettiti dal comportamento di due persone, che sembravano spaventate. I due facevano parte di un gruppo di sei persone, tutte di giovane età compresa tra i 20 e i 24 anni, ai quali si accompagnavano due minori, che sostavano in prossimità del gate di imbarco del volo Easyjet diretto a Copenhagen. Da una prima verifica dei documenti in loro possesso gli operanti hanno riscontrato che la foto presente sul passaporto svedese non presentava somiglianza con le persone da loro controllate. Nel gruppo è stato identificato un cittadino siriano, l’unico apparentemente in possesso di documenti regolari, precisamente un passaporto siriano ed un permesso di residenza svedese.
L’analisi dei documenti ha appurato che quattro dei passaporti svedesi erano inseriti come documenti rubati o smarriti in Svezia dai legittimi proprietari. Da un riscontro dei biglietti aerei in possesso degli stranieri, si poteva inoltre riscontrare che tutti, compreso quello dell’arrestato, erano stati prenotati tutti dalla stessa persona il giorno prima. Circostanza particolare era che i biglietti erano stati acquistati con i nominativi riportati sui passaporti svedesi esibiti dagli irregolari, fatto che lasciava presumere che la loro disponibilità fosse nelle mani di chi aveva effettuato la prenotazione.
Due dei cittadini siriani hanno inoltre riferito di essere giunti in Italia circa una settimana fa, provenienti dalla Libia, di essere stati soccorsi in mare da una nave militare, per poi essere stati trasportati in aereo a Milano. Nel capoluogo meneghino erano stati ospitati presso un centro da cui si erano allontanati per non essere fotosegnalati. Si erano quindi recati alla Stazione Centrale di Milano dove erano stati avvicinati dall’arrestato e da un’altra persona dai quali avevano ricevuto i documenti svedesi, dopo aver pattuito per ogni documento un compenso di 800 euro di cui 400 da consegnare prima della partenza. Successivamente l’arrestato, A.H., li aveva accompagnati in pullman in aeroporto con lo scopo di condurli a Copenaghen. L’uomo è stato arrestato, mentre ai sei cittadini siriani è stato notificato un provvedimento di espulsione ed invitati a lasciare il territorio italiano.
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