È stata divorata dalle fiamme sprigionate da una stufa a legna e dopo diverse ore in ospedale è deceduta.
La vittima del terribile incidente domestico è Pasqualina Mulè, pensionata di 66 anni di Angera. La donna è rimasta uccisa a causa della gravità delle ustioni riportate tra le mura di casa.
L’incidente, a quanto sembra una tragica fatalità, è avvenuto lunedì sera intorno alle 20 in via Barech. Le circostanze non sono ancora molto chiare. La signora, in quel momento si trovava da sola: viveva in una villetta bifamiliare: lei sopra, la figlia e il genero al piano di sotto. Una giornata come tante altre si è trasformata in un incubo.
La signora aveva deciso di accendere il piccolo impianto per riscaldare un po’ gli ambienti domestici, rendendoli più confortevoli. Un’operazione che purtroppo l’è costata la vita.
A un certo punto, infatti, per ragioni che ancora non sono state ricostruite con certezza, l’anziana è stata colpita in pieno da una fiammata di ritorno. Indossava una felpa acrilica, di quelle sintetiche, ma la fibra non l’ha protetta, tanto da trasformarla in un istante in una torcia umana.
Sono stati attimi di terrore per la povera donna, che ha tentato di chiedere aiuto affacciandosi sul balcone. Alcuni vicini di casa l’hanno notata e si sono subito attivati chiedendo l’intervento dei soccorsi. Ma l’anziana, completamente avvolta dalle fiamme, è subito parsa in condizioni disperate. La sua vita era appesa a un filo, tanto che fin dal primo intervento le ustioni sono stati giudicate gravissime. Il quadro clinico lasciava poco margine di speranza.
La sfortunata donna è stata trasferita d’urgenza in elisoccorso all’ospedale milanese di Niguarda, dove i medici l’hanno ricoverata nel reparto dei grandi ustionati. Pasqualina Mulè ha trascorso la notte in rianimazione, ma martedì mattina intorno alle 7 è stato ufficialmente constatato il decesso.
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