VERBANIA – Il Comune di Stresa chiederà di essere ammesso come parte civile e offesa nel processo per la tragedia della funivia del Mottarone, che comincerà il 17 gennaio prossimo a Verbania con l’udienza preliminare. Lo ha deciso la giunta comunale che nella seduta della scorsa settimana ha autorizzato la sindaca Marcella Severino a costituirsi in giudizio.
Per portare avanti la pratica, il Comune si è affidato all’avvocato Riccardo Tacca dello studio legale Corica di Novara, lo stesso a cui appartiene l’avvocato Sandro Bussi che aveva seguito la causa civile promossa da Luigi Nerini, amministratore di Ferrovie del Mottarone, contro l’amministrazione comunale. L’azione legale era partita dopo la sospensione del versamento delle quote annuali di 143.000 euro che il Comune pagava al gestore come rata del contributo comunale all’ammodernamento dell’impianto realizzato nel 2015 e finanziato da Nerini. Una causa conclusasi positivamente per il Comune: il tribunale Civile di Verbania aveva accolto le ragioni dell’amministrazione.
La sentenza è stata impugnata in appello da Nerini e l’udienza è stata fissata per l’ottobre 2024. Al di là degli aspetti simbolici della costituzione di parte civile del Comune nel processo che accerterà le responsabilità del tragico incidente del maggio 2021, il Comune ha deciso di procedere anche per cercare di ottenere un risarcimento dei danni di immagine e dei danni materiali, essendo proprietario della funivia, sebbene la procedura di trasferimento del titolo giuridico dalla Regione Piemonte al Comune di Stresa non fosse stata ancora completata al momento dell’incidente. A questo proposito la Regione Piemonte non ha ancora deciso se costituirsi a sua volta parte civile nel processo.