BRUSIMPIANO «C’è stata una grave negligenza. Perché l’automobilista avrebbe dovuto e potuto prestare più attenzione alla strada». Queste, in buona sostanza, le conclusioni che hanno portato oggi il giudice della pretura penale Siro Quadri a condannare per omicidio colposo una ragazza di 30 anni, del Canton Lucerna, colpevole di aver travolto e ucciso, il 2 ottobre del 2009, Luciano Morandi, imbianchino frontaliere di 42 anni residente da pochi giorni a Lavena Ponte Tresa, proveniente da Brusimpiano.
La giovane alla guida della sua potente auto, una Bmw Z4, infatti, stava uscendo dal piazzale sterrato che si trova in via Ciani a Lugano, senza accorgersi che stava arrivando lo scooter del 42enne di Brusimpiano. Per lui, che di fatto si è trovato l’intera sede stradale ostruita dall’auto in manovra, è stato così impossibile evitare l’impatto con la fiancata della vettura. Scontro che poi, nonostante il disperato tentativo dei medici di salvargli la vita, lo aveva portato alla morte. Da qui la condanna per omicidio colposo ad una pesantissima sanzione pecuniaria.
b.melazzini
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