Sabato 27 è il giorno ufficiale che sancisce l’inizio del Ramadan e la comunità islamica non ha ancora un’area dove poter pregare. «A Gallarate anche l’ultimo tentativo ma non è andato a buon fine» – racconta referente dell’associazione Il Faro.
Il proprietario del terreno a Cardano al Campo ha dovuto posticipare ad oggi l’incontro con Jabbar: «Ci ha confermato che non ha cambiato idea, ma finché non abbiamo le carte firmate in mano non possiamo essere sicuri». Una situazione non facile, soprattutto se si considera che ormai mancano solo tre giorni. Nei giorni scorsi era circolata l’ipotesi che, come già successo in passato, i fedeli di Maometto potessero utilizzare lo spazio dell’ex oratorio dietro la chiesa dei Santi Nazario e Celso, ad Arnate. «Non abbiamo fatto una richiesta formale al monsignor Valagussa – precisa Abdul – ne abbiamo parlato. Non ci ha detto né si né no ma ha promesso che avrebbe affrontato la questione».
La “questione islamica” è stata affrontata anche ieri sera dai capigruppo in una conferenza dai toni accesi. L’oggetto del contendere? La possibilità di convocare un consiglio comunale d’urgenza in cui discutere di fronte ai cittadini la concessione dell’area per il Ramadan. Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Civica hanno votato contro mentre hanno votato per il sì Partito Democratico, Città è Vita, 9.9 e Libertà per Gallarate. «La nostra non è una questione di opposizione politica ma di ordine pubblico – dichiara , capogruppo di LpG – Non rappresenta un’apertura alla moschea a cui diciamo no».
Dalle fila della maggioranza emerge soddisfazione per il risultato. «Seguiamo il programma elettorale, niente moschea vuol dire anche nessuno spazio pubblico»afferma il consigliere della Lega Nord . Posizione condivisa anche da Forza Italia: «Essendo parte di una maggioranza forte e coesa non potevamo votare diversamente, sempre nel rispetto del diritto e alla giustizia sociale» dichiara il consigliere . Quindi, sono davvero garantiti i diritti dei cittadini gallaratesi di fede islamica? Risposte rimandate al prossimo consiglio utile, a giugno.