Un uomo di 31 anni di Venegono Inferiore è stato arrestato dai Carabinieri della Tenenza di Tradate per aver violato il divieto di avvicinamento alla nonna ottantacinquenne. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per problemi di tossicodipendenza, alcolismo e ludopatia, si era presentato a casa della donna per chiederle denaro per l’ennesima volta.
Si tratta del secondo episodio simile in poche settimane: il 18 aprile l’uomo era già stato arrestato per lo stesso motivo, dopo aver minacciato la nonna con una mazza da baseball. In quell’occasione era stato scarcerato con l’obbligo di firma in caserma due volte al giorno, misura evidentemente insufficiente a frenare la sua condotta.
Il 17 maggio, dopo l’ennesima violazione del divieto di avvicinamento, il giudice monocratico Angelo Parisi ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per il trentunenne, su richiesta del pubblico ministero Davide Toscani.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Roberto Aventi, ha chiesto una misura meno afflittiva, sottolineando la necessità di una perizia psichiatrica per valutare le condizioni del suo assistito, che soffre di ludopatia e potrebbe non essere in grado di intendere e volere. Il giudice, tuttavia, ha ritenuto la documentazione medica insufficiente e il rischio di nuovi contatti con la nonna troppo alto, disponendo il carcere in attesa della perizia psichiatrica che verrà svolta nel corso del processo per maltrattamenti ed estorsione nei confronti della nonna, già in corso davanti al gup.
Il processo è stato rinviato alla fine di giugno.