– Per gli appassionati delle maratone, l’appuntamento del 5 novembre prossimo a New York è senza dubbio il più importante al mondo e quest’anno Gallarate avrà un ruolo da protagonista. Gli organizzatori, hanno infatti scelto come portabandiera in rappresentanza dei podisti italiani il gallaratese . Durante la sfilata delle bandiere a Central Park, sul petto del corridore brillerà la spilletta, donata dal sindaco , con il simbolo della città dei Due Galli. Ma non è tutto, l’amministrazione comunale ha deciso di patrocinare l’impresa di Bonicalzi: correre le 7 maratone che si svolgono nei 7 continenti e che compongono il “Grande Slam della maratona”, battendo i record detenuto dall’americano . Un obiettivo impegnativo che ha entusiasmato il sindaco Cassani: «L’idea che corra in giro per il mondo mettendo in mostra i Due Galli mi piace molto».
È lo stesso corridore a spiegare come la sua passione per il mondo delle maratone sia sbocciata tardi. «In meno di un anno raggiungo uno stato di forma sufficiente per partecipare alla maratona di New York, era il 2009 – spiega il podista – L’esperienza mi esalta e decido di tornarci ogni anno, imponendomi di migliorare il mio tempo ogni volta di almeno 30 minuti».
Nel 2011, Bruno abbatte il muro delle 3 ore (2 ore e 53 minuti) e punta a migliorarsi l’anno successivo. Spesso però, le cose non vanno come da programma: nel 2012 l’edizione viene annullata a causa di un uragano, nel 2013 «salto la corsa a causa della nascita della mia prima figlia e nel 2014 sono al nastro di partenza, nonostante l’arrivo della mia seconda bimba» racconta. E rivela: «In omaggio alle mie figlie corro con due bambole in braccio senza badare troppo al risultato finale».
Nel 2015 Bonicalzi incontra il mondo degli Iron Man che lo porta 12 mesi dopo ad affrontare la maratona che si disputa al Polo Nord e che fa parte del Grande Slam. «Mi si accende la lampadina – confessa Bonicalzi – vado a vedere chi detiene il record e mi metto in testa di fare meglio di lui. Nelle 7 maratone devo “solo scendere” sotto il suo tempo complessivo che è di 21 ore, 55 minuti e 2 secondi. Ma siccome mi piace complicarmi la vita, voglio fare di più: a differenza di Nawoj, io voglio fare tutto in due anni, correndo solo una maratona per continente».
«Mi giocherò tutto sul filo dei secondi -conclude Bruno – seguitemi sulla pagina Facebook “FollowBruno”. Io ci credo e il fatto di correre rappresentando l’Italia (con il tricolore stampato sa una manica) e Gallarate (con i Due Galli dall’altra) sarà una spinta in più verso il raggiungimento del record».