Troppo traffico per i frontalieri La Svizzera chiude altre strade

Lavena Ponte Tresa – Dopo Ligornetto anche i municipi ticinesi di Neggio e Agno dicono basta al traffico di attraversamento dei loro centri da parte dei frontalieri. Perché quelli sono tratti sensibili. Basta pensare che ogni giorno, dal valico doganale di Lavena Ponte Tresa, transitano qualcosa come 15 mila autovetture.

Un traffico composto essenzialmente da frontalieri che causa innumerevoli disagi. Sia alla regione del Basso Malcantone, sia agli stessi lavoratori costretti a sopportare quotidianamente interminabili code sia in entrata sia in uscita dalla Svizzera. Con la direttrice più appesantita che è proprio quella che porta verso Agno, in direzione Lugano. Intasando le strade principali. Per questo c’è chi scegli passaggi alternativi. Ma a breve, una delle scorciatoie ufficiali dei frontalieri, che ogni mattina e sera attraversano il Malcantone, cioè quella che passa da Neggio e Cassina d’Agno, sarà chiusa al traffico.

Almeno secondo quanto dichiarato dagli amministratori alla stampa svizzera. Si tratta, infatti, di una stradina dove a malapena incrociano due automobili, ma sulla quale sono in migliaia, ogni giorno, a sfrecciare a tutta velocità. Ma non solo. Perché c’è anche una scorciatoia nella scorciatoia che, passando davanti ai campi sportivi di Cassina, consente di guadagnare qualche centinaio di metri e pure qualche posizione al momento di rientrare in colonna. Si chiama via Laghetti ed è

una stradina ancora più stretta, molto frequentata dai ragazzini che approfittano delle strutture sportive ma ancor più dagli automobilisti frettolosi. Con il risultato che per superare le colonne quotidiane si metta a rischio la sicurezza dei centri abitati. Così, dopo che Ligornetto, paese confinante con Clivio, ha chiuso il suo centro storico in concomitanza con gli orari di ingresso e di uscita dei frontalieri tra Neggio e Agno ci si prepara a decretare lo stop totale al traffico. Questo perché, riporta la stampa ticinese, già da qualche anno si erano introdotte delle limitazioni orarie.

Negli orari di punta era quindi vietato attraversare la scorciatoia. Ma, la misura si è rivelata un autentico buco nell’acqua. Visto che, nonostante i controlli e le multe, in pochi avevano cambiato abitudine. Così scatterà la chiusura. Come pubblicato sul Foglio ufficiale.  E salvo eccezioni, permesse solo ai domiciliati dei due comuni, nessuno potrà più transitare sulla strada, a nessun orario.

«I residenti di Neggio e Agno – hanno chiarito i rappresentanti delle amministrazioni – potranno chiedere un’autorizzazione, ma per tutti gli altri non sarà più possibile transitare su via Laghetti.  La polizia effettuava da anni dei controlli, ma le auto continuavano a passare per quella strada. Su richiesta soprattutto di alcuni cittadini, abbiamo quindi deciso di chiederne la chiusura totale». Almeno fino all’apertura della circonvallazione pensata appositamente per i risolvere i problemi del traffico dei frontalieri.

p.rossetti

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