Una truffa ben orchestrata, che ha fruttato un bottino di decine di migliaia di euro, ha avuto come vittime due anziani ultraottantenni.
L’episodio si è verificato in un elegante condominio del centro di Legnano, dove risiedono i due anziani, ancora perfettamente lucidi e attenti. La vicenda ha preso avvio una mattina, quando alla porta si è presentato un uomo, qualificandosi come tecnico di una nota ditta incaricata della manutenzione della caldaia condominiale. Il nome della società, riportato sul tesserino mostrato dall’uomo, era corretto, e la sua richiesta appariva del tutto plausibile: doveva controllare uno dei termosifoni dell’appartamento, in seguito a una perdita segnalata nell’abitazione sottostante. La padrona di casa ha seguito il tecnico passo passo, osservandolo mentre si dedicava alla verifica del termosifone. In effetti, in quel periodo, molti amministratori di condominio avevano disposto i consueti controlli in vista dell’accensione degli impianti di riscaldamento per l’inverno.
Mentre l’uomo fingeva di occuparsi della manutenzione, alla porta ha suonato un’altra persona. Questa volta si trattava di un uomo che, indossando un cappello con la Fiamma e un gilet simile a quelli utilizzati dai carabinieri di quartiere, si è presentato come un agente. Ha spiegato che due presunti ladri erano stati fermati nel condominio e ha chiesto se nella loro casa mancasse qualcosa. Il marito, certo che tutto fosse in ordine, ha risposto negativamente, ma il falso carabiniere, con un’abile manovra, è riuscito a prendere alcuni oggetti da una mensola vicino all’ingresso, chiedendo se appartenessero alla coppia. Questo gesto ha spinto l’uomo a controllare velocemente i suoi beni, confermando che oro, orologi e contanti erano ancora al loro posto.
Nel frattempo, la moglie ha continuato a sorvegliare i due uomini, senza accorgersi che il truffatore aveva ormai capito dove si trovavano gli oggetti di valore. Dopo aver rassicurato la coppia, il finto carabiniere ha ringraziato ed è uscito, lasciando l’altro individuo libero di portare a termine il piano. Il falso tecnico ha quindi chiesto alla donna una bacinella per raccogliere l’acqua che avrebbe dovuto spurgare dal termosifone. Approfittando di quei pochi secondi di distrazione, ha sottratto tutto ciò che il marito aveva appena verificato e riposto. Dopo aver finto di completare lo spurgo con calma, ha salutato e se ne è andato.
Solo in serata i due anziani si sono resi conto di essere stati vittime di una truffa: il finto carabiniere e il falso idraulico, entrambi italiani e insospettabili, avevano agito in perfetta sintonia. Il tecnico, infatti, aveva probabilmente letto il nome della ditta nella bacheca condominiale, approfittando di una routine di manutenzione prevista per guadagnare la fiducia dei due coniugi. Il valore del bottino è difficile da stimare con precisione, soprattutto perché gli oggetti rubati, tra cui oro e gioielli, rappresentavano i ricordi di una vita. Tuttavia, il danno economico è sicuramente considerevole.