Trump o Harris? Chi vince per lo studioso che non ha mai sbagliato un pronostico (tranne una volta)

il “nostradamus dei sondaggi” scommette sul futuro della casa bianca, sfidando i sondaggi e l'opinione pubblica, mentre esamina le dinamiche elettorali attraverso un complesso modello basato su 13 fattori chiave che determinano il successo dei candidati e sottolinea le sue preoccupazioni per la fragilità della democrazia americana.

Kamala Harris è destinata a vincere le elezioni presidenziali americane del 5 novembre, secondo il professor Allan Lichtman, storico all’American University di Washington. Con un impressionante record di previsioni corrette nel 90% dei casi dal 1984, Lichtman è noto come il ‘Nostradamus dei sondaggi’. La sua metodologia si basa su un sistema di 13 “Chiavi per la Casa Bianca”, sviluppato insieme all’accademico russo Vladimir Keilis-Borok nel 1981, che analizza diversi fattori cruciali, come il carisma dei candidati, la maggioranza al Congresso, la presenza di un terzo partito, e la salute dell’economia.

Utilizzando questo modello, Lichtman ha correttamente predetto l’esito di ogni elezione dal 1984, eccetto che nella corsa del 2000, quando George W. Bush sconfisse Al Gore in un’elezione contestata. Secondo le sue attuali valutazioni, almeno otto delle chiavi analizzate favoriscono Harris, il che la posiziona in una posizione vantaggiosa per la vittoria.

Nonostante i sondaggi indichino una competizione serrata tra Donald Trump e Kamala Harris, Lichtman mantiene ferma la sua previsione. “La mia previsione non è cambiata,” ha affermato nel suo canale YouTube, sottolineando che le sue analisi si basano su 160 anni di precedenti storici, e ha avvertito che “qualcosa di catastrofico e senza precedenti” potrebbe comunque influenzare l’esito finale.

Lichtman ha anche espresso preoccupazione per l’odio che ha ricevuto in risposta alla sua previsione e per la fragilità della democrazia americana. “Faccio questo da 42 anni e ogni quattro anni ho le farfalle nello stomaco. Quest’anno, credo di avere uno stormo di corvi nello stomaco,” ha dichiarato, evidenziando la tensione e l’incertezza che caratterizzano questo ciclo elettorale.