Tunisia, 6 dic. (TMNews) – Il Codice dello statuto della Persona che dà alla donna tunisina dei diritti che non hanno eguali nel mondo arabo, dovrà essere iscritto in una legge fondamentale e non in una legge ordinaria: lo ha dichiarato oggi il portavoce e deputato di Ennahda, Nourredin Bhiri, davanti all’Assemblea costituente. “Vogliamo che il Codice dello statuto della Persona sia inscritto in una legge fondamentale in modo tale che nessuno possa rimettere in questione questo elemento fondamentale con un voto a maggioranza semplice”, ha dichiarato Bhiri.
L’annullamento di una legge fondamentale richiede una maggioranza qualificata di due terzi, contro la maggioranza assoluta (50+1) per una legge ordinaria, secondo il progetto di organizzazione dei poteri pubblici all’esame dei deputati tunisini. Il portavoce di Ennahda ha anche annunciato l’accordo del suo partito per fare in modo che la mozione di censura contro il futuro governo sia votata a maggioranza assoluta e non qualificata come previsto inizialmente. Questo punto aveva suscitato le protesta dell’opposizione che teme che il futuro governo guidato da un islamico sia de facto inamovibilie a seguito del rapporto di forza all’Assemblea, dove Ennahda dispone di 89 seggi su 217.
Infine, Bhiri ha affermato che il suo partito è a favore della conferma della Commissione elettorale indipendente (Isie), che ha organizzato lo scrutinio del 23 ottobre.
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