Tunisi, 18 lug. (TMNews) – Torna a infiammarsi in Tunisia Sidi Bouzid, la città nel centro del paese che fu l’epicentro della grande rivolta di dicembre che ha portato alla caduta del regime di Ben Ali dando l’avvio alla “primavera araba”. Un ragazzo di 14 anni è stato ucciso da un colpo di arma da fuoco mentre partecipava a una manifestazione e scontri e proteste si registrano anche in altre città della zona.
Secondo quanto riferisce la Tap il giovane è stato ucciso mentre la polizia stava disperdendo la manifestazione e il ragazzo è stato colpito da un proiettile di rimbalzo. Oltre a lui sono state seriamente ferite altre due persone. Sempre secondo la stessa fonte le forze dell’ordine hanno aperto il fuoco in seguito al lancio di bottiglie molotov da parte dei manifestanti.
Gli scontri di Sidi-Bouzid, scoppiati ieri, sono durati sino alle 3 di notte e nove persone sono state arrestate. Altri scontri tra manifestanti e forze dell’ordine si sono registrati anche a Regueb, poco più a sud di Sidi Bouzid.
Uno dei sindacalisti che ha organizzato al protesta spiega che la gente “è in colerra. a sei mesi dalla rivoluzione nonha potuto apprezzare alcun cambiamento e per questo scende in piazza contro il governo di Béji Caïd Essebsi”.
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