Istanbul, 17 lug. (Apcom-Nuova Europa) – Ultime boccate di fumo
nei bar turchi. Domenica, anzi sabato dalla mezzanotte, entrerà
in vigore il divieto assoluto di fumare nei luoghi pubblici,
estendendolo dunque a caffè, bar, ristoranti. Un divieto che,
considerato il detto ‘fumare come un turco’, pesa non poco al
popolo della Mezzaluna. Che teme di perdere uno dei suoi tratti
più distintivi, una libertà e anche importanti entrate
economiche.
La vigilia del completo bando è segnata da sentimenti
contrastanti. Mentre uno studio condotto dall’Associazione della
salute pubblica (Hasuder), mette in evidenza che l’89,9% dei
consultati è assolutamente a favore della legge e che l’85,9% si
impegnerà a rispettarla, i ristoratori la pensano in maniera
diversa e minacciano azioni di massa.
“Stiamo cercando – ha detto il presidente dei ristoratori turchi
Murat Agaoglu – di fare capire in ogni modo possibile al governo
che questa legge nuoce a due milioni di persone e vorremmo un
sistema come quello in vigore in Spagna, con zone per fumatori
separate. E poi questa legge arriva in un momento di grandissima
crisi, rischia di distruggerci”.
Agaoglu ha detto che ci sono circa 400mila esercizi commerciali
che rischiano di vedere ancora più compromesso il loro business.
“La stima è che vedranno una diminuzione degli introiti del 50%,
i dipendenti verranno licenziati e molti ristoratori
chiuderanno”.
Ill governo di Ankara, però, va avanti per la sua strada. Tutte
le richieste di incontro con il ministero della Salute sono
rimaste senza risposta. “Abbiamo provato e negoziare ovunque ma
senza risultato. Almeno dovrebbero dare assistenza economica a
chi perderà la propria attività e il posto di lavoro”, lamenta il
presidente dell’associazione dei ristoratori.
Mao
MAZ
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