Ankara, 15 feb. (Ap) – Cinquanta arresti, venti feriti, tra cui
diversi poliziotti. E’ il bilancio degli scontri tra attivisti
curdi e agenti di polizia turca nel corso delle manifestazioni a
Istanbul e nel sud est del Paese in occasione del decimo
anniversario dell’arresto del leader del Partito dei lavoratori
del Kurdistan, Abdullah Ocalan, detenuto nella prigione
dell’isola di Imrali, considerata l’Alcatraz turca.
Il fondatore del Pkk è stato condannato a morte per
“separatismo” nel giugno del 1999, pena commutata nell’ergastolo
nel 2002 dopo l’abolizione della pena capitale.
Ieri nel corso di un’intervista Ocalan ha sottolineato che “o la
guerra fra Pkk e Turchia si risolve con il dialogo, o entro tre
mesi il conflitto in Kurdistan diventerà peggio di Gaza… Il Pkk
ha forze dappertutto in Turchia, in Iran, in Iraq, in Siria… E
quello che succederà sarà più esteso di quanto successo a Gaza.
Ecco perché c’è bisogno di una soluzione trovata attraverso il
dialogo”.
Bla
© riproduzione riservata