Atene, 30 lug. (Apcom) – Rischiano di iniziare con sgradevolissime sorprese questo weekend le vacanze delle migliaia di europei e non che hanno scelto la Grecia. Ad aspettarli c’è un paese quasi a secco di carburanti. Il tutto a causa di uno sciopero degli autotrasportatori, tra cui le autobotti che va avanti ormai da cinque giorni, e che proprio oggi ha visto i rappresentanti di categoria scegliere la linea dura, sfidando l’ordine di precettazione emesso dal governo. Affermano che la protesta prosegue e già nei giorni scorsi ad Atene la maggior parte delle stazioni di servizio risultava a secco. Secondo le agenzie di viaggi e i tour operator greci in diverse isole la situazione è anche più difficile.
Le agenzie di noleggio auto affermano di essere alla “paralisi”. Con un comunicato l’associazione di categoria riporta “centinaia di turisti che hanno abbandonato le vetture noleggiate, nell’impossibilità di fare benzina”. Atene ha reagito emettendo ieri un ordine di emergenza che impone agli autisti di tornare al lavoro, ma dopo iniziali titubanze oggi la categoria si è impuntata. Il loro rappresentante, Georges Tzortzatos parla di una protesta che proseguirà in maniera “dinamica”. Tra le righe sembra una sfida indiretta, che potrebbe fare leva su cavilli procedurali.
Questo almeno è il parere di Georges Telonis, presidente dell’Unione degli operatori turistici della Grecia. “Gli autisti non sembrano intenzionati a tornare al volante, approfittando della lentezza amministrativa della procedura di precettazione – ha detto -. I problemi di approvvigionamento proseguono e si intensificano, soprattutto nelle isole, la situazione è ben lontana dal tornare alla normalità”.
La protesta è stata innescata dalla decisione del governo di procedere a una liberalizzazione del settore, assieme a misure di austerità decise nell’ambito del drastico piano di risanamento dei conti pubblici del paese. Gli autisti hanno respinto una proposta di mediazione. Difficilemte in questa fase il governo a guida socialista sarà pronto a grandi concessioni: proprio ora si sta svolgendo una nuova missione di ispezione di Ue, Bce e Fmi sui progressi nel risanamento dei conti. Atene ha approntato il suo piano di austerità come contropartita degli aiuti stanziati da Ue e Fmi, 110 miliardi in tre anni e su cui a settembre è attesa una nuova tranche. (con conte Afp)
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