La Manovra 2025 è stata presentata alla Camera dei Deputati, portando con sé un ampio ventaglio di misure che spaziano dalle detrazioni fiscali alle pensioni, dai bonus per i neonati a quelli per il nido e le mamme lavoratrici, fino a investimenti nella sanità e nelle aziende strategiche come l’ex Ilva di Taranto. Con 144 articoli nel ddl Bilancio, il governo punta a ottenere l’approvazione parlamentare prima di Natale.
Fisco: novità sulle detrazioni
Tra i punti salienti della manovra c’è il riordino delle detrazioni fiscali, che introduce una prima forma di quoziente familiare per i nuclei con redditi oltre i 75.000 euro. In questo nuovo schema, il calcolo delle detrazioni dipende dal numero di figli a carico, con importi base di 14.000 euro per redditi sopra i 75.000 euro e 8.000 euro per quelli superiori a 100.000 euro. Inoltre, il coefficiente per le detrazioni varia a seconda della composizione familiare: da 0,50 senza figli a 1 con più di due figli.
Il congedo parentale retribuito sarà esteso fino a tre mesi all’80%, mentre il bonus mamme lavoratrici sarà accessibile anche alle lavoratrici autonome, con un parziale esonero contributivo per chi guadagna fino a 40.000 euro annui.
Sanità e Pubblica Amministrazione: investimenti significativi
La manovra prevede un incremento di 1,3 miliardi di euro per il 2025 per il settore sanitario, con una crescita progressiva che porterà il totale a 8 miliardi entro il 2030. Sono previsti anche aumenti per le indennità del personale sanitario e per gli infermieri, insieme a 10,85 miliardi destinati al rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
Welfare e fringe benefit
Significative novità riguardano il welfare, con gli affitti e le utenze dei dipendenti che potranno rientrare nei fringe benefit esentasse. Le somme rimborsate dai datori di lavoro per affitti e utenze non concorreranno a formare il reddito, per i lavoratori con un reddito non superiore a 35.000 euro.
Fondo calamità e cassa integrazione
La Manovra istituisce un fondo da 1,5 miliardi di euro per la ricostruzione post calamità naturali nel 2027 e 1,3 miliardi a decorrere dal 2028. La cassa integrazione straordinaria per le imprese strategiche, come l’ex Ilva, sarà prorogata fino al 2025.
Spesa pubblica e misure per le banche
Infine, la Manovra prevede una spending review che ridurrà la spesa pubblica di 300 milioni nel 2025, 500 milioni nel 2026 e 700 milioni nel 2027. Anche le banche dovranno affrontare misure di austerità con il rinvio delle deduzioni delle svalutazioni e perdite.
La Manovra 2025 rappresenta un intervento complesso e articolato, mirato a rispondere a diverse esigenze economiche e sociali, con l’obiettivo di promuovere una maggiore stabilità e sicurezza per i cittadini italiani.