La nuova stagione della UEFA Champions League è finalmente arrivata, portando con sé un format completamente rinnovato. Dopo mesi di attesa, il torneo prende il via con i primi anticipi alle 18:45, che vedranno la Juventus affrontare il PSV e lo Young Boys sfidare l’Aston Villa. Per la prima volta, cinque squadre italiane sono presenti nella competizione, che introdurrà una fase a gironi prolungata fino a gennaio. La sensazione generale è che la nuova formula renderà il torneo più avvincente e combattuto fino all’ultimo minuto.
Un format rivoluzionato
La principale novità di questa edizione è l’abolizione dei classici otto gironi da quattro squadre. Ora, le 36 squadre qualificate partecipano a un vero e proprio campionato: ogni squadra affronta otto avversarie diverse (quattro partite in casa e quattro in trasferta), senza gare di andata e ritorno. Alla fine di questa fase, una classifica unica determinerà quali squadre avanzeranno e quali lasceranno la competizione.
Cosa serve per andare avanti?
Le prime otto squadre in classifica accederanno direttamente agli ottavi di finale, mentre quelle classificate dal 9° al 24° posto dovranno affrontarsi nei playoff di febbraio. I playoff, disputati con gare di andata e ritorno, accoppieranno le squadre in base alla loro posizione: le squadre classificate dal 9° al 12° posto affronteranno quelle dal 21° al 24°, e così via. Le otto vincenti si uniranno alle otto già qualificate, formando il gruppo delle 16 squadre che si contenderanno il trofeo nella fase a eliminazione diretta. Le squadre che finiranno tra il 25° e il 36° posto, invece, saranno eliminate senza possibilità di ripescaggio.
Un percorso complesso fino alla finale
A partire dagli ottavi di finale, la competizione seguirà il format classico dell’eliminazione diretta, con gare di andata e ritorno fino alla finale di Monaco, prevista per il 31 maggio. Anche il tabellone della fase finale seguirà un sistema tennistico: le prime quattro squadre della classifica saranno teste di serie e posizionate agli estremi del tabellone, assicurando che la prima e la seconda classificata non possano incontrarsi prima della finale.
La nuova struttura del torneo introduce un livello di imprevedibilità e competitività mai visto prima. Con partite distribuite su un periodo più lungo e un sistema di qualificazione che lascia poco spazio a calcoli strategici, ogni gol e ogni punto diventeranno decisivi per determinare il cammino delle squadre. I tifosi possono aspettarsi una Champions League più avvincente, con sorprese fino alla fine.