Tutti i giovedì mattina alle 11 da Malpensa parte un aereo: anziani, malati comitive e pellegrini. Destinazione: Lourdes. Chissà: sarebbe il caso di prenotare qualche posto sul prossimo diretto, non si sa mai. Un bel bagno nella piscina salvifica potrebbe far bene ai biancorossi coòpiti da un’ondata di sfighe oggettivamente poco preventivabili. Insomma: vincere a Cantù ultimamente è impresa improba (pure gli indimenticabili ci lasciarono le bucce nella partita più brutta di quella stagione mirabilante), farlo quando grandinano infortuni uno dietro l’altro diventa impossibile. Kangur ancora ai box (dai che manca poco, dai), Diawara con due occhi come fessure (e secondo noi chi dice che rientra tra meno di un mese pecca di eccessivo ottimismo), Eyenga che si scaviglia mentre gioca alla grande (va bene, poi è rientrato, ma quei minuti di panca forzata pesano parecchio). Ecco, appunto: Lourdes.
Detto questo: bravi, ragazzi. In un paio di occasioni avreste potuto sbracare e finire sotto di una ventina di punti (l’anno scorso accadde esattamente così, ve lo ricordate vero?) e non l’avete fatto. Per il momento, in una situazione di emergenza estrema, ci facciamo bastare questo. Ci portiamo via e ci teniamo il cuore di Callahan, uno che sguazza e folleggia in un basket fatto di tanti nervi e poca bellezza, uno che non molla manco se gli sparano. Ci portiamo via e ci teniamo le impressioni e le speranze di quel che succederà quando questa squadra sarà al completo (dopo il viaggio a Lourdes, niente più infortuni).
E poi, Maynor. “La fa girare”, e lo fa pure bene: con lui in campo i compagni sorridono (persino Daniel) e la squadra gira in un modo diverso. Quando tornerà anche qualcuno capace di fare canestro per davvero e con continuità (perché Rautins non lo fa: non l’ha mai fatto e a questo punto chissà se inizierà a farlo) le cose potrebbero cambiare e mettersi a girare per davvero. Perché Maynor non ti può far vincere partite come quelle di ieri nelle quali serviva uno capace di far punti, ma ti farà vincere quelle di domani quando servirà qualcuno capace di far segnare gli altri. Ah: sull’aereo per Lourdes caricate pure lui, non si sa mai.