– Sarà la sicurezza delle strade di Cocquio Trevisago l’argomento principale del consiglio comunale che si terrà questa sera alle 19 al teatro Soms di Caldana. Un tema tristemente di attualità per i cittadini cocquiesi che soltanto mercoledì hanno salutato per l’ultima volta , 15 anni, ucciso sulle strisce pedonali soltanto qualche giorno prima. Il sindaco Danilo Centrella invita tutta la cittadinanza a partecipare ai lavori dell’assemblea civica; all’ordine del giorno ci sarà la delibera di recesso,
da parte del Comune di Cocquio Trevisago, dall’Unione dei Comuni del Medio Verbano, il consorzio di polizia locale di cui il paese fa parte. Consorzio di cui fanno parte altri dieci Comuni della zona: Azzio, Brenta, Caravate, Casalzuigno, Cittiglio, Cuvio, Leggiuno, Monvalle, Orino e Sangiano. Intenzione della giunta cocquiese è quella di lasciare l’Unione e tornare a gestire in maniera autonoma il servizio di polizia locale. «Il nostro Comune ha aderito nel 2008 all’Unione del Medio Verbano – afferma Centrella – con gli altri Comuni condividiamo e dividiamo i mezzi, risorse economiche e personale, ma pregresse convenzioni non ci possono soddisfare perché il nostro Comune ha criticità completamente diverse dagli altri appartenenti al consorzio; per questo voteremo lo scioglimento». Oltre a Lorenzo Mazzini, altre due persone in tempi recenti hanno perso la vita in incidenti stradali sulle strade di Cocquio Trevisago, investiti da un’auto, Emo Businaro nel 2010 e Bernardo Broglio nel 2015, entrambi pensionati di 79 anni, senza contare tutti gli altri sinistri che non hanno per fortuna avuto conseguenze tragiche ma che hanno provocato feriti. Il pensiero del consiglio comunale di stasera sarà inevitabilmente rivolto a Lorenzo Mazzini. «Quello che è successo a Lorenzo ha colpito tutti noi – sottolinea il sindaco – un duro colpo per la nostra comunità; una tragedia che indipendentemente dalla fatalità, apre il vortice della sicurezza in un paese come il nostro. Sicurezza in tutti i campi ma in primo luogo stradale; il traffico è sempre più intenso sulle strade che attraversano il nostro territorio, create per far arrivare gli automobilisti presto a casa ma senza tutelare noi che ci abitiamo». Il paese è attraversato sia dalla famigerata statale 394 che da due provinciali. «Vogliamo una maggiore presenza delle forze dell’ordine nel nostro paese – conclude il primo cittadino – perché mai una telecamera potrà sostituire l’effetto deterrente di una divisa; possiamo risparmiare su tutto ma non sulla sicurezza; aspetto i cittadini in consiglio per condividere una decisione che possa portare un reale miglioramento della sicurezza, anche stradale».