Dagli Stati Uniti a Chiavenna, in meno di 24 ore. Il futuro non aspetta, Gianmarco Pozzecco va di corsa.
Il coach, provato dal jet lag, è tornato a casa venerdì mattina dopo la trasferta americana, ed in serata era già in Valchiavenna per presentare la sede del ritiro di settembre.
Poz: «Niente barriere con la gente»
Carico, nonostante la stanchezza, il Poz ha incontrato i ragazzi del Summer Camp della Pallacanestro Varese ieri mattina. Professore per una mattina, ha dispensato consigli ed elogiato il grande lavoro di Bruno Bianchi e degli altri collaboratori durante le quattro settimane di camp, che proprio ieri si è concluso. Circa 300 ragazzi in un mese, una media di 70 a settimana, hanno invaso Chiavenna con l’entusiasmo e la passione che li contraddistingue, e che contraddistingue Varese ed il suo Poz. C’è voglia di fare, di regalare un anno emozionante a tutta la città, a tutti i tifosi. Negli occhi di Gianmarco e di Cecco c’è ottimismo per il futuro e per il mercato, nonostante la squadra sia ancora tutta da allestire.
Ufficializzato Callahan, pian piano si completerà il rooster, di cui non farà parte Alex Stephenson. Il lungo americano, 203 classe 1987 ex Armani Milano, che ha giocato a Lubiana l’ultima stagione, era stato accostato alla Pallacanestro Varese. Pronta è arrivata la smentita sia di Pozzecco che di Vescovi; nonostante ciò, l’ex presidente ha annunciato che lunedì o martedì verrà annunciato un altro acquisto.
Chiavenna sarà la casa dei biancorossi per dieci giorni, e rappresenterà una tappa fondamentale per l’inizio della stagione. Il primo contatto tra i giocatori avverrà proprio in ritiro: «Ho già potuto toccare con mano l’ospitalità della città – afferma il coach – per noi sarà un periodo molto delicato, perché tutto partirà da qui. Sarà un test per capire il livello della squadra, ci sarà un po’ di pressione perché i giocatori si conosceranno per la prima volta. Per noi è importante creare un bel clima, sperando che la temperatura sia più fresca di adesso (oltre 30 gradi). Cercheremo la massima condivisione con la gente del posto, ci sarà la stessa disponibilità da parte nostra nei loro confronti. Non voglio che ci siano barriere tra i ragazzi e la gente comune. Passeremo un bel periodo insieme, sperando che sia l’inizio di un’annata positiva».
Terminata l’esperienza americana, l’esito è più che soddisfacente: «Ho avuto la possibilità di interagire con Giofrè, di cui ho potuto ammirare la competenza tecnica e le grandi capacità. I tifosi saranno chiaramente perplessi perché il rooster è ancora un po’ indietro, ma hanno dimostrato di fidarsi a scatola chiusa abbondandosi (ieri altri 278 per un totale di 1.518, di cui 84 sostenitori +), proprio come mi fido io della società. C’è un po’ di carne al fuoco, a breve il neo presidente sparerà qualche nome. Per quanto riguarda gli italiani che sono andati via, diventa difficile per una società di pallacanestro puntare sugli italiani, le regole non ti danno possibilità di investire tantomeno di monetizzare. Polonara e De Nik sono stati pescati in un bacino molto ampio, dimostrando che Cecco e Simone hanno grandi capacità. Per questo mi fido e sono ottimista».
Chiude il neo presidente Stefano Coppa: «Per me è la prima uscita ufficiale da presidente, ringrazio Chiavenna per la possibilità che ci offre. La città è in grado di rispondere a tutte le nostre esigenze e senza dubbio saranno dieci giorni fondamentali. Mi auguro che i ragazzi riescano a lasciare qui una parte del loro cuore, dovrà essere un periodo positivo. Gianmarco si sta facendo in quattro e questo dimostra quanto ci tenga a questa squadra».
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